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Valerio Braschi crea la pizza in bustina. Ed è subito polemica

Tra chi lo ritiene un 'genio' e chi sostiene che "la pizza non si tocca", il giovane chef continua la sua opera di sperimentazione dei piatti tipici italiani

Valerio Braschi e la pizza in bustina

Bologna, 18 febbraio 2022 - Dopo la lasagna in tubetto arriva la pizza in bustinaValerio Braschi, vincitore della sesta edizione di Masterchef, stupisce ancora. La foto che posta sul suo profilo di Facebook provoca ammirazione da una parte, polemica dall'altra. Tra chi lo ritiene un 'genio' e chi sostiene che "la pizza non si tocca", il giovane chef ventiquattrenne continua la sua opera di sperimentazione dei piatti tipici italiani

La sua nuova pizza in bustina è "interamente commestibile anche la 'carta' che avvolge",  scrive lui stesso nel postare la foto. E nel commentare gli italiani non si risparmiano. "Ok, che sei bravissimo a sperimentare l'hai dimostrato, mah... ricominciare a proporre piatti che si possano chiamare tali?", scrive qualcuno. "Ma questa è cucina? O è piuttosto sperimentazione chimica in cucina?", qualcun altro. Poi: "Penso che determinati piatti non si possano stravolgere in questo modo. La 'pizza' che propone, sarà buonissima e frutto di un'accurata ricerca, ma la pizza, come la intendono la maggior parte degli italiani, è ben altro". Molti però riconoscono l'estro e glielo comunicano senza tanti giri di parole: "Genio! Che voi siate d'accordo o meno con questo concetto di pizza, poco importa. La sperimentazione esiste per essere messa in pratica". E ancora: "I miei più sinceri complimenti  allo Chef! Hai inventato qualcosa di unico!" 

Ma c'è anche chi ammette: "Troppo avanti... non siamo ancora pronti per una cosa del genere!". Oppure c'è chi ci ride su: "La pizza non si tocca, la carbonara non si tocca, la lasagna non si tocca, fosse per voi mangeremmo ancora cosciotto di montone e idromele".

A prescindere dai gusti, è certo che la mission della cucina di Valerio Braschi sia proprio la ricerca e l'innovazione. L'aveva detto lui stesso, nel presentare la sua lasagna in tubetto un anno e mezzo fa: "La lasagna in tubetto forse è un po' estrema per i puristi, ma vi posso assicurare che, nonostante il cambio d’aspetto e di consistenza il gusto è rimasto intatto. Questo è il bello del nostro lavoro, è la cosa che colpisce le persone che lavorano con me, il fatto di fare ogni giorno cose nuove, esperimenti, abbinamenti, cambiare ogni giorno".