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Vaccino Covid, Bonaccini: "Pfizer rispetti gli accordi"

Il governatore dell'Emilia Romagna non si fida più dell'azienda dopo il taglio della distribuzione: "Intanto utilizziamo tutte le dosi che abbiamo accantonato per fare le seconde vaccinazioni"

Bonaccini critica Pfizer, azienda che produce il vaccino Covid

Bologna, 22 gennaio 2021 -. "Per quanto ci riguarda siamo inadempienti su niente. Siamo una grande sanità, adesso tocca a Pfizer rispettare gli accordi che aveva garantito". Ma Stefano Bonaccini, dopo il taglio della fornitura per il Covid da parte dell'azienda farmaceutica Usa, non si fida più. Pfizer, rileva il presidente dell'Emilia-Romagna e della Conferenza delle Regioni, "ha garantito che riparta la distribuzione, ma visto che non hanno garantito quello che avevano promesso, prima di dire che tornano a garantire tutto aspetterei". Dopodiche', sottolinea, "non tocca a noi questa responsabilita', perche' la gestione e la distribuzione avviene a livello nazionale. Abbiamo detto al commissario Arcuri e al Governo che come Regioni siamo pronti a fare qualsiasi azione al loro fianco che serva per tornare al rispetto delle promesse e degli accordi firmati".

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Ma i vaccini a disposizione sono sufficienti per le seconde dosi? "Intanto utilizziamo tutte le dosi che abbiamo accantonato, speriamo" che siano sufficienti insieme alle nuove forniture, "ma possiamo fare quello ci e' consentito dall'arrivo delle dosi. Speriamo che si possano rispettare tutti i tempi che avevamo garantito". Interpellato a margine di una iniziativa benefica che si e' svolta stamane al Maggiore di Bologna, il presidente regionale torna sul summit col commissario Arcuri e l'intesa sulla redistribuzione tra Regioni.

"Abbiamo raggiunto un accordo tra presidenti, commissario Arcuri e coloro che sono stati piu' penalizzati per una scelta unilaterale di Pfizer. Cosi' avremo tutti la stessa equita' nel taglio. Pero' vogliamo essere fiduciosi e sperare che nelle prossime settimane torni la distribuzione di prima, stavamo dimostrando di avere capacita' organizzative e di intervento molto robuste".

Adesso, conclude il governatore, "stiamo facendo le seconde vaccinazioni, cosi' cominciamo ad immunizzare un po' di gente, che sara' esclusa dai rischi. Dall'altra parte attendiamo che arrivi il numero" di vaccini "che ci era stato garantito per completare anche il primo ciclo. Siamo abituati a fare le cose per bene".