Bologna, 9 dicembre 2020 – Quando arriverà il vaccino Covid in Italia? E quando in Emilia Romagna? Sarà obbligatorio? Le risposte degli addetti ai lavori non sono sempre concordanti, quindi è opportuno fare chiarezza.
Vaccino Covid, quando si parte
“Contiamo di avere, più probabilmente per febbraio che per gennaio, le prime dosi del vaccino Pfizer che saranno destinate al personale sanitario e al personale che lavora nelle residenze per anziani e agli ospiti”, diceva l'assessore regionale alla Salute, Raffaele Donini, il 1° dicembre scorso. La sottosegretaria alla Salute, Sandra Zampa, è più ottimista. Nell'intervista rilasciata oggi al Carlino dice: "In Emilia Romagna si pensa di iniziare il 15 gennaio, come in tutte le regioni".
Troppo tardi, secondo il virologo Roberto Burioni: “Se l’approvazione in Ue arriva il 29 dicembre il 30 bisogna iniziare a vaccinare senza fermarsi neppure la notte di capodanno”. “Se dovessimo tardare un mese o un mese e mezzo – ha aggiunto ieri - sarebbero migliaia di morti”.
Sarà obbligatorio?
Quasi certamente il vaccino Covid non sarà obbligatorio. Sono molte le resistenze in questo senso. Ma, sostiene Sandra Zampa, "si potrebbe pensare a una pre-condizione per chi lavora nel pubblico, come gli operatori sanitari e gli insegnanti, mentre per la popolazione credo che servirà molta pazienza per dare chiarimenti e rassicurazioni".
Quante dosi saranno disponibili
Nel primo trimestre della campagna di vaccinazione, a partire da gennaio, è prevista la disponibilità di 28,2 milioni di dosi, in gran parte fornite da AstraZeneca (16,1 milioni), seguita da Pfizer (8,7 milioni), Curevac (2 milioni) e Moderna (1,3).
Nel secondo trimestre il numero salirà a 57,2 milioni di dosi, e nel terzo a 74 milioni. Il quarto trimestre vedrà disponibili 31,9 milioni di dosi, mentre nel primo trimestre 2022 al momento 8 milioni. In tutto saranno disponibili 202,5 milioni di dosi.
“L'Emilia Romagna è in prima linea per la parte logistica, per comprendere come distribuirlo nel minor tempo possibile sapendo che ci vorrà la gran parte del 2021 per la distribuzione di massa”, dichiara Raffaele Donini. “La cultura sanitaria della popolazione dell'Emilia Romagna, la nostra capacità di lavorare insieme e l'organizzazione logistica”, testata con la distribuzione del vaccino antinfluenzale e con la quale “probabilmente arriveremo a vaccinare un terzo della popolazione regionale, un dato mai realizzato in nessun'altra realtà”, consentirà “probabilmente di ottenere – conclude l'assessore regionale - nel 2021 l'uscita dalla pandemia”.
Quanto dura l'effetto del vaccino
Verrà condotta un’indagine sierologica su un campione rappresentativo di italiani vaccinati per valutare la durata e la qualità della risposta immunitaria sui diversi gruppi della popolazione del vaccino anti Covid.
Dove ci si vaccinerà
La bozza del piano del Ministero della Salute prevede che il vaccino venga somministrato in 300 strutture tra ospedali e unità mobili, negli ambulatori dei medici di famiglia e in spazi pubblici come palestre e fiere.
Le categorie prioritarie
Se l'obiettivo è l'immunità di gregge, da raggiungere con 40 milioni di vaccinati, inizialmente si provvederà a somministrare il siero alla categorie prioritarie: operatori sanitari, operatori sociosanitari, anziani nelle Rsa, personale Rsa anziani, ultraottantenni, persone che lavorano nei servizi essenziali, personale scolastico, forze dell'ordine.
Il V-Day in Gran Bretagna
Con orgoglio patriottico gli inglesi l’hanno chiamato V-day, e hanno iniziato non a caso da Coventry, città martire dei bombardamenti nazisti. Margaret Keenan, un’indomita novantenne originaria di Enniskillen, in Irlanda del Nord, è stata la paziente numero uno. “Non posso che invitare chiunque a vaccinarsi – è stato il suo appello accorato –. E non solo perché è gratuito. È la miglior cosa che ci poteva capitare in questo momento. Per favore, fatelo! Se l’ho fatto io, potete farlo anche voi!”.
A ricevere la seconda dose, delle 800mila già distribuite in 70 ospedali del Regno, è stato poi William ‘Bill’ Shakespeare, di 81 anni. Seguiranno altri ospiti di case di riposo, medici e infermieri. Nella prossima settimana saranno vaccinate circa 400mila persone a un ritmo di circa mille vaccini al giorno per ospedale.
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