Bologna, 19 gennaio 2021 - “Il Governo e l'Ue vigilino” sulle consegne regolari dei vaccini “e non arretrino di un centimetro: le dosi acquistate devono arrivare nei territori, la campagna di vaccinazione deve proseguire a pieno ritmo. Punto. E' il momento della serietà e della responsabilità”. Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna, manda un messaggio forte e chiaro a Roma, attraverso la sua pagina Facebook, dopo il dimezzamento delle dosi di vaccino (circa 26.000 in meno) inviate dalla Pfeizer per la settimana compresa fra il 18 e il 24 gennaio.
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Inconveniente che ha costretto l'Emilia-Romagna “ad azzerare l’inoculazione di prime dosi vaccinali, potendo garantire, con difficoltà, le sole seconde" come ha sottolineato ieri l’assessore Raffele Donini, in una lettera inviata al ministro della Sanità, Roberto Speranza, e al commissario straordinario per l’emergenza Covid, Domenico Arcuri. Una missiva in cui ha chiesto che non ci siano più modifiche alla fornitura e vengano inviate il prima possibile le dosi mancanti. Ieri, infatti, è iniziato il richiamo del vaccino, a cui è stata data la priorità rispetto a nuove somministrazioni, proprio per la scarsezza delle dosi.
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Tutti i vaccinati di ieri hanno ricevuto la dose di richiamo e, per il momento, sono state rinviate le prenotazioni già in corso per la prima somministrazione. La prossima settimana (dal 25 al 31 gennaio) arriverano altri vaccini: 46.800 dosi Pfizer. "In questi minuti – sottolinea Bonaccini - stiamo superando quota 120mila vaccini eseguiti in Emilia-Romagna. Siamo tra le regioni che vaccinano di più in Italia, quella che lo fa di più in assoluto in rapporto alla popolazione. Un risultato che stiamo ottenendo grazie all'impegno senza sosta delle aziende sanitarie, di medici, infermieri e operatori".
"L'Emilia-Romagna è pronta - avverte - . Proseguiamo a vaccinare. Noi vogliamo accelerare, e siamo in grado di farlo. Per questo ci siamo rivolti al Governo, al ministro Speranza e al commissario Arcuri, perché la riduzione della fornitura Pfizer-BioNtech che registriamo questa settimana sia solo temporanea e torni regolare già dalla prossima settimana, compreso il recupero delle dosi non arrivate in questi giorni”.
"Ieri – ricorda il presidente - abbiamo iniziato i cosiddetti 'richiami', ovvero la somministrazione della seconda dose per coloro che sono stati vaccinati per primi, un passaggio imprescindibile per l'efficacia del vaccino stesso. E stiamo lavorando al piano vaccinale regionale che, da febbraio-marzo, quando la campagna verrà estesa al resto della popolazione, triplichi lo sforzo di somministrazione rispetto alle 8-10mila dosi giornaliere che abbiamo fatto finora, per arrivare il prima possibile alla cosiddetta immunità di gregge". "Non ci possiamo permettere défaillance del sistema – ha avvertito ieri l'assessore Donini –. Vaccinare quante più persone possibili nel più breve tempo possibile è l’unica strada che abbiamo per uscire da questa emergenza". Nella lettera, l’assessore fa presente anche che "le riduzioni per regione sono state determinate apparentemente dal solo fornitore, senza una interlocuzione con la struttura commissariale" e chiede rassicurazioni, oltre che sulle forniture di vaccini del mese di gennaio e sul rapido recupero delle dosi non consegnate, sui “tempi di consegna delle dosi previste per il mese di febbraio", periodo rispetto al quale sono note, invece, unicamente le quantità complessive.