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Vaccino Astrazeneca: 5000 dosi in meno all'Emilia Romagna

Lunedì al via le prenotazioni per il personale della scuola e i disabili, ma scarseggia il siero anti Covid. Bonaccini e Donini: "Serve un cambio di passo per la fornitura, siamo rallentati"

Vaccino Astrazeneca: taglio di dosi all'Emilia-Romagna (Ansa)

Vaccino Astrazeneca: taglio di dosi all'Emilia-Romagna (Ansa)

Bologna, 20 febbraio 2021 -  Il monito sulla fornitura dei vaccini anti Covid è arrivato dal presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini: "Bisogna che il governo pretenda dall'Europa e sia promotore di un cambio di passo su produzione e fornitura di vaccini. Qui in Emilia-Romagna saremmo in grado, entro l'estate, di vaccinare tutti gli emiliano-romagnoli e invece tocca andare rallentati a causa della mancanza di dosi".

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Ecco dunque che un nuovo taglio, dopo quello di Pfizer di gennaio, viene annunciato oggi dall'assessore regionale alla Sanità Raffaele Donini:  "Sono in arrivo in questi giorni i vaccini di Astrazeneca con una ulteriore decurtazione, ne dovevano arrivare diverse decine di migliaia, ma abbiamo un taglio di 4.000-5.000 dosi. Non è come le altre volte, ma comunque non c'è un segno più. Speriamo che dalla prossima settimana ci sia un cambio di passo".

Un taglio che riguarda anche altre regioni. Nel Lazio, ad esempio, a fronte di circa 70mila dosi previste, ne arriveranno 9mila in meno. Non è ancora chiaro se il taglio è riferito solo a questa settimana e alla prossima o sara' diluito nel tempo, ma si parla complessivamente di 10-15% di dosi in meno. La questione è piombata sul tavolo della Conferenza delle Regioni, riunita nel pomeriggio per valutare le nuove misure Covid. 

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La riduzione di Astrazeneca in Emilia Romagna si scarica di conseguenza sulla campagna vaccinale che dalla settimana prossima (lunedì il via alle prenotazioni) la Regione ha deciso di avviare per disabili e personale della scuola, con il coinvolgimento dei medici di base per le iniezioni. "Ci sono tempi tecnici per l'organizzazione - spiega Donini - ma soprattutto non abbiamo molti vaccini, quindi siamo a un passo ancora abbastanza lento. Noi, come organizzazione, siamo pronti a vaccinare tutti in pochissimo tempo, viaggiando fino a 50.000 somministrazione al giorno e con l'ulteriore potenziale dei medici di base. Ma servono i vaccini".

 "Le seconde dosi per anziani e operatori sanitari sono confermate - garantisce l'assessore- la priorità è completare l'immunizzazione".

La conferma del taglio arriva anche dal direttore generale dell'Ausl di Bologna, Paolo Bordon. "I vaccini arrivano ma con dei tagli, oggi abbiamo 1.000 vaccini in consegna in meno di AstraZeneca, dovevano essere 8.400 e ne arriveranno 7.400. Febbraio è un mese sfortunato - ha detto amaramente Bordon - da questo punto di vista, confidiamo in una ripresa a marzo. Moderna e Pfizer sembra che consegneranno regolarmente», ha concluso il direttore dell'Ausl.

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