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Vaccino antinfluenzale, nelle farmacie dell'Emilia Romagna sale la quota disponibile

La Regione cede 36mila dosi, raddoppiando il numero pattuito con lo Stato. Bonaccini: "Lo facciano tutti". Ma le richieste sono alle stelle

Aumentano le dosi di vaccino antinfluenzale nelle farmacie dell'Emilia Romagna (Ansa)

Bologna, 30 settembre 2020 - Aumenta, per volere della Regione, la quota dei vaccini antinfluenzale disponibile nelle farmacie per lchi non rientra nelle categorie a rischio. Sebbene l'Emilia-Romagna sia la prima regione a cedere ulteriori dosi al mercato, molto difficilmente la mossa basterà a soddisfare un numero di richieste schizzato alle stelle a causa della pandemia da coronavirus. La campagna di vaccinazione contro l'influenza 'ordinaria' parte qui il 12 ottobre e già medici di famiglia e farmacisti sono stati presi d'assalto da chi vorrebbe avere una dose ma non rientra nelle categoria a rischio.

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In ogni modo, l'Emilia-Romagna mette a disposizione dei privati nelle farmacie territoriali 36mila dosi di vaccino contro l'influenza pari al doppio della quota destinata in base all'accordo raggiunto dalla Conferenza Stato Regioni. Passando quindi dall'1,5% al 3%. L'Emilia-Romagna è appunto la prima regione che rende disponibile al mercato privato una quota di vaccini rimodulando il numero iniziale che era di 18mila dosi. L'incremento delle quote vaccinali richiesto dalla regione per quest'anno di pandemia è del 20,85% rispetto all'anno scorso. 

"Noi eravamo già la Regione che più dava alle farmacie, non è molto. Ma ora raddoppieremo e credo che questo debba essere fatto da tutte le regioni. Questa è la considerazione che anche in conferenza stiamo facendo". Lo ha detto il presidente dell' Emilia-Romagna e della conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini, a 'Porta a Porta' su Raiuno, parlando delle dosi di vaccino contro l'influenza alle farmacie, in Emilia- omagna pari al doppio della quota destinata in base all'accordo. "Se il Governo spinge ancora di più - ha aggiunto - potremo dare una mano perché è giusto vaccinarsi".