Bologna, 9 gennaio 2021 - "Ho detto ai direttori delle Asl di tenerci pronti anche per aperture notturne, se serve". Il governatore dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, vuole accelerare sulla campagna di vaccinazione al punto di pensare ad una organizzazione notturna della immunizzazione. "Si è detto – incalza – che a fine anno si avrà l’immunità di gregge, ma io penso che si possa avere parecchi mesi prima e noi come Emilia-Romagna vogliamo essere pronti a raddoppiare o triplicare" il numero delle dosi somministrate.
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E se il via libera al siero di Moderna è una "ottima notizia", ora bisogna prepararsi bene alla campagna di vaccinazione della popolazione. "Da marzo, dunque, bisognera fare bene i compiti, organizzare al meglio tutto – dice ancora Bonaccini che nella seconda fase vorrebbe partire dal personale e dagli studenti –. Essere bravi, veloci. È chiaro che serve un numero di vaccini adeguato. È nel flusso di trasferimento, distribuzione e vaccinazione che può andare al meglio una macchina che sta cominciando ad essere oliata veramente alla grande. Ci aspettiamo un aiuto di personale sanitario aggiunto. Le Regioni lo hanno chiesto al Governo, il commissario Arcuri ha fatto un bando e arriverà nelle prossime settimane".
Un primo passo arriva già da Bologna dove lunedì si vaccinerà anche di sera estendendo l’orario di attività del punto vaccini della Fiera fino alle 22. "Siamo i primi in Italia a fare le vaccinazioni di notte e ne prevediamo 200 in più in ogni turno aggiuntivo – anticipa Paolo Bordon, direttore generale dell’Ausl di Bologna –. Vogliamo accelerare e chiudere la prima fase con gli operatori sanitari per passare alla popolazione. Pensiamo di coinvolgere anche gli studenti di medicina e delle professioni sanitarie".
Stessa cosa succederà venerdì 15. L’Ausl di Bologna ha scelto di dedicare questi nuovi turni aggiuntivi di vaccinazione ad alcune categorie specifiche, come le direzioni dell’Ausl stessa, dell’Istituto ortopedico Rizzoli e del policlinico Sant’Orsola, il personale degli uffici sanitari delle forze dell’ordine, dell’esercito e dell’Inail, gli assistenti sociali e gli psicologi del Comune di Bologna insieme ai rappresentanti delle associazioni dei pazienti e di quelle di volontariato attive negli ospedali.
"Un’altra dimostrazione della eccezionale disponibilità da parte delle persone che lavorano nella sanità dell’Emilia Romagna" commenta l’assessore regionale, Raffaele Donini. Anche ieri, in regione, si è supetata la soglia delle 10mila vaccinazioni. In totale, le persone che hanno ricevuto la prima dose sono oltre 52mila.