Bologna, 22 settembre 2023 - La bellezza dei dialetti è che sanno esprimere in un termine concetti anche complessi, che rendono benissimo l'idea e richiamano sentimenti o particolari situazioni ma che risultano 'intraducibili' se non facendo ricorso a giri di parole o a esempi. Nel gergo dell'Emilia Romagna è ormai diventato famoso 'umarell' (dicasi di persona, spesso pensionata, che sosta contemplando i lavori stradali e dando suggerimenti agli operai) che è pure finita sulla Treccani, ma anche 'gabanella' (pisolino dopo pranzo) o 'patacca' (sbruffone, persona che esagera e si dà delle arie). A mettere insieme le parole 'intraducibili' che - a livello mondiale - più spesso vengono cercate online è Preply, piattaforma globale di apprendimento delle lingue, che vuole in questo modo introdurre la Giornata Mondiale della Traduzione (che si celebra ogni anno il 30 settembre), con una ricerca delle parole che vengono più frequentemente cliccate sui motori di ricerca online, sia le parole e le espressioni intraducibili dei dialetti italiani che più incuriosiscono i cittadini dello Stivale. Ecco il risultato dello studio.
Le tre parole più cercate nel mondo
Al primo posto delle parole intraducibili più cercate - con 588.400 ricerche - c'è l'inglese "Cringe", che negli ultimi anni ha visto crescere la sua popolarità su web e social per indicare una situazione, una scena o un comportamento altrui che suscita imbarazzo e disagio in chi li osserva. Segue "Golden hour" (446.500 ricerche), espressione inglese ormai entrata nell'uso comune soprattutto in ambito fotografico, dove ci si riferisce a una particolare e ricercata condizione della luce solare naturale che generalmente si manifesta subito dopo l'alba e appena prima del tramonto. Medaglia di bronzo per il termine tedesco "Wanderlust", ovvero il desiderio di viaggiare, andare oltre il proprio mondo, alla ricerca di qualcos’altro, una voglia innata di girare il mondo e di viaggiare ovunque.
La pasta 'al dente'
La definizione italiana che gli stranieri fanno più fatica a comprendere (e che quindi cercano online) è pasta 'al dente', che nella top ten globale si piazza al 7° posto, con oltre 160.000 ricerche mensili nel mondo. Ovviamente noi tutti sappiamo che si riferisce alla pasta cotta al punto giusto, che mantiene la durezza interna e non rischia quindi di diventare collosa.
I dialetti italiani: 'umarell' al primo posto
A conquistare il podio tra le parole dialettali intraducibili più cercate online dagli italiani c'è "Umarell" (14.800 ricerche), espressione di origine bolognese (umarèl), utilizzata oggi per definire gli anziani che osservano gli operai al lavoro nei cantieri. Al secondo posto si piazza la napoletana "Cazzimma" (8.100 ricerche), che indica un atteggiamento o un comportamento che mischia scaltrezza e furbizia a opportunismo e cinismo, mentre al terzo c'è "Scugnizzo" (6.600 ricerche), con cui si è soliti indicare in Campania un ragazzo monello, furbo e intelligente, in grado di arrangiarsi con espedienti non sempre onesti.
Poi si incontraano tre parole che arrivano dal Lazio ma ormai sono ben comprese da tutti gli italiani: "Coatto" (5.400 ricerche), che in romanesco significa individuo rozzo, dalla parlata volgare e dall'abbigliamento privo di gusto, seguito da "Daje", espressione di incoraggiamento dalla numerose sfumature (come "dai, andiamo", ma anche "evviva"), spesso utilizzata come saluto tra i ragazzi (4.400), e "scialla", usata soprattutto dai giovani con il significato di "stai tranquillo, calmati".
Gabanella, caciara, bauscia e Bischero
Per la "Gabanella", il riposino pomeridiano alla bolognese, si registrano 3.600 ricerche, seguita da "Caciara" (3.000), che nel Lazio si usa per indicare situazioni chiassose e confusionarie, "Bauscia" (2.900), che in Lombardia fa riferimento a chi si dà arie da grand'uomo e "Giargiana" (2.800), utilizzato nel dialetto lombardo per riferirsi a una persona non originaria di Milano, con accezione non propriamente positiva. Tra le più cercate non mancano infine il "Quaquaraquà" siciliano, persona chiacchierona non particolarmente affidabile, e il "Bischero" che in Toscana indica un soggetto sprovveduto e ingenuo. Lo studio completo di Preply con ulteriori approfondimenti è disponibile a questo link: https://preply.com/it/blog/parole-intradubicili-le-piu-cercate/