Roma, 15 gennaio 2025 - L'ombra del sabotaggio sui recenti problemi alla rete ferroviaria. Incidenti definiti 'anomali' dalle stesse Ferrovie dello Stato che hanno quindi deciso di rivolgersi alle autorità. "Il Gruppo Fs, alla luce dell'ennesimo incidente anomalo sulla rete e di un elenco di circostanze altamente sospette, ha preparato un esposto denuncia molto dettagliato che ha depositato ora presso le autorità competenti". Secondo Fs qualcosa non torna negli "orari in cui si sono verificati alcuni problemi (non può essere un caso che si tratti di quelli più complicati per la circolazione ferroviaria, con ricadute pesanti su tutta la rete), il tipo di guasti e la loro frequenza stanno destando più di qualche interrogativo". L'esposto è stato presentato alla Digos e sarà sottoposto ai magistrati di Roma. L'incartamento è stato trasmesso oggi alla Questura capitolina che poi invierà una informativa a piazzale Clodio.
Ieri i problemi alla circolazione dei treni avevano interessato la Calabria, e ancora una volta Termini a Roma. Un'altra giornata nera per i treni su cui Fs vuole vederci chiaro. Al sud era stato il maltempo, mentre a Roma un guasto elettrico alla stazione Termini, criticità che si vanno a sommare ai disservizi che da settimane stanno martoriando la rete dei treni, in particolare l'Alta Velocità e per cui il ministro Matteo Salvini viene duramente criticato.
Problemi che non sono mancati anche oggi con un rallentamento sul nodo di Verona dalle 9.40 "per un guasto alla linea a Verona Porta Nuova. Richiesto l'intervento dei tecnici per consentire la regolare ripresa della circolazione. I treni Alta Velocità e Regionali possono registrare un maggior tempo di percorrenza fino a 45 minuti", fa sapere Infomobilità di Fs.
E ancora rallentamenti, poi rientrati, sulla linea Av Roma-Firenze. L'intervento dei tecnici ha sbloccato la situazione: "I treni Alta Velocità sono stati instradati sulla linea convenzionale e hanno registrato maggiori tempi di percorrenza fino a 60 minuti. Treni Alta Velocità direttamente coinvolti con un maggior tempo di percorrenza superiore a 60 minuti: “FR 9608 Salerno (5:16) - Milano Centrale (10:00)" e “FR 8502 Roma Termini (6:45) - Bolzano (11:56)". Resta rallentata la circolazione sulla linea convenzionale Roma - Firenze tra Laterina e Montevarchi per un inconveniente tecnico alla linea elettrica. Dall'ultimo aggiornamento di Infomobilità di Trenitalia si apprende che il transito viene regolato tramite l'utilizzo di un unico binario. I treni Intercity, Euronight e Regionali avranno un ritardo fino a 10 minuti. Inoltre i treni Regionali possono subire limitazioni di percorso.
La circolazione ancora sospesa tra Pomezia e Campoleone, lungo la linea Roma-Napoli via Formia e Roma-Nettuno per un inconveniente tecnico. I treni Intercity direttamente coinvolti dai disagi sono l'IC 501 Sestri Levante (4:53) - Napoli Centrale (13:25), l'IC 550 Reggio Calabria Centrale (6:12) - Roma Termini (13:06), l'IC 552 Reggio Calabria Centrale (7:56) - Roma Termini (15:34), l'IC 727 Roma Termini (11:26) - Siracusa (22:38), l'IC 553 Roma Termini (12:26) - Reggio Calabria Centrale (20:20), l'IC 555 Roma Termini (14:26) - Reggio Calabria Centrale (22:22).
Ciriani in Parlamento: "Siamo in linea con gli ultimi anni"
Ed è polemica per le tante criticità nella rete ferroviaria, con le opposizioni che si sono scagliate contro il ministro dei trasporti, Matteo Salvini, accusato di essere poco attento al suo dicastero. In Parlamento però al qt sul caos treni il ministro dei Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani ha spiegato che non c'è nulla di straordinario, i ritardi sono in linea con gli anni passati: "Rispondo anche con gli elementi pervenuti dal Gruppo Ferrovie dello Stato italiane. I ritardi che si registrano sulle diverse tipologie di collegamento ferroviario si attestano su percentuali in linea con quelle degli ultimi anni. Il tasso di puntualità è, infatti, del 74% sulle Frecce, dell'82,6% sugli Intercity e dell'88,9% sui Regionali. Le ragioni dei ritardi sono riferite per circa il 34% all'affidabilità dell'infrastruttura e per circa il 25% al materiale rotabile. La restante quota trova origine in cause esterne al sistema ferroviario".
Ciriani ha ricordato, entrando nel dettaglio, "il piano degli investimenti Rfi per il periodo 2024-2033 prevede un impegno di circa 124 miliardi di euro. Tale piano sarà determinante per aumentare la regolarità e la qualità del servizio, con una riduzione dei tempi di viaggio sulle principali tratte ferroviarie attraverso alcune azioni fondamentali, tra le quali il potenziamento e l'estensione dell'Alta Velocità, il miglioramento delle reti regionali, interregionali, dei nodi ferroviari delle città metropolitane e del sistema logistico nazionale e l'innovazione tecnologica. I benefici di questi investimenti sulla puntualità dei treni si registreranno solo nel medio periodo, grazie alla separazione dei flussi e alla specializzazione dell'infrastruttura, come già avvenuto con la stazione di Bologna e come avverrà con la realizzazione del Passante di Firenze".
Il ministro ha assicurato: "Nel breve periodo, in ogni caso, il gestore si è tempestivamente attivato per l'individuazione di misure di prevenzione e gestione delle emergenze, con la predisposizione di specifici piani di contingenza e con un potenziamento del presidio in loco del personale della manutenzione sull'intera rete, con l'obiettivo di ridurre i tempi d'intervento in caso di necessità. Dal punto di vista tecnico, sono stati attuati specifici interventi di manutenzione preventiva. Sono stati, inoltre, installati ulteriori sistemi di diagnostica per la rilevazione degli allarmi sugli impianti tecnologici della rete e acquisite 20 locomotive di soccorso diesel-elettriche di ultima generazione per velocizzare le procedure di assistenza ai treni fermi in linea disalimentata. Sono stati, inoltre, potenziati i sistemi di supporto all'utenza, con particolare attenzione alla gestione dei servizi dedicati alle persone a ridotta mobilità".
Ciriani ha ammesso che "i crescenti volumi di traffico e la presenza dei numerosi cantieri sulla rete, in virtù della mole di investimenti attualmente in corso, generano inevitabili effetti sul servizio di trasporto e situazioni di disagio come quelle a cui abbiamo assistito di recente. Per questa ragione, sono in corso approfondimenti per la rimodulazione e razionalizzazione dell'offerta da parte di RFI, d'intesa con le imprese ferroviarie, gli stakeholder di settore e l'Autorita' di regolazione dei trasporti". Assicurando che "RFI ha avviato uno studio per l'elaborazione di un nuovo catalogo dell'offerta una prima versione del quale è stata condivisa con il mercato a giugno 2024, orientato ad alleggerire la pressione sui grandi impianti più congestionati, a specializzare le linee e le stazioni anche per ridurre le interferenze tra diversi servizi. Va precisato che tale riordino della struttura dell'offerta dovrà garantire lo stesso livello di connettività, incidendo prioritariamente sul sovraccarico della rete connesso a duplicazioni dell'offerta di servizi".