Bologna, 12 dicembre 2020 - La Toscana resta arancione e lo sarà per altri dieci giorni almeno, quindi le regole per gli spostamenti dalla gialla Emilia Romagna restano in vigore. Fino a ridosso del Natale, quando dal 21 dicembre scatteranno poi le restrizioni previste per il periodo delle festività.
Un arancione che sa di beffa e che ha fatto infuriare il presidente della Toscana Eugenio Giani, che ha parlato di "decisione ingiusta ed immotivata", dato che da lunedì ad oggi "la media è sempre stata di irca 500 persone contagiate al giorno". Tanto più che il report aggiornato dell'Iss (Istituto superiore di sanità) indica l'indice di contagio Rt toscano ben sotto 1 (0,81). "Perché la Toscana è in zona arancione? Mi è stato risposto che si è voluto essere rigidi sul principio formale che chi va in zona rossa deve starci tre settimane, e poi quattordici giorni in zona arancione, prima di tornare in zona gialla. Ma io in realtà il modello che era stato messo in campo lo vedevo funzionale non al rispetto formale delle tre settimane, e poi delle due settimane. Se i dati migliorano, se le situazioni sono oggettivamente di buona qualità nel contenimento del contagio, perché dover aspettare questi periodi?". Giani ha chiesto un confronto dei tecnici della Toscana con l'Iss.
Bonaccini dice sì ai ricongiungimenti famigliari
Ieri alcune regioni hanno cambiato colore: Basilicata, Calabria, Lombardia e Piemonte sono tornate gialle, mentre l'Abruzzo arancione. Nulla è cambiato dunque, nemmeno per Emilia Romagna e Veneto, entrambe gialle, anche se quest'ultimo è considerato a rischio con un boom di contagi: +5098 nelle ultime 24 ore (ieri +3883).
Vaccino Covid in Veneto da quando. L'auspicio di Zaia: dal 6 gennaio
Spostamenti da zona gialla a zona aranzione: le regole
Gli spostamenti in entrata e uscita fra Emilia Romagna e Toscana sono permessi solo per comprovate esigenze lavorative, di salute e/o necessità.
Posso dall’Emilia Romagna, per raggiungere una Regione gialla, attraversare la Toscana arancione?
Sì. Il transito sui territori a maggiore rischio di contagio è consentito per raggiungere ulteriori territori non soggetti a più severe restrizioni.
Serve l'autocertificazione per andare in Toscana?
Sì. Il documento è obbligatorio non solo per gli spostamenti interni alla regione Toscana, ma anche per chi dall’Emilia Romagna debba recarsi lì. Anche in questo caso lo spostamento sarà ammesso solo per comprovate esigenze e in tutti i casi dovrà avvenire provvisti di autocertificazione.
Abito al confine regionale e il supermercato in cui sono abituato fare la spesa si trova in Toscana, posso raggiungerlo?
L'approvvigionamento di beni di prima necessità rientra nel ventaglio di spostamenti sempre consentiti, eppure in questo caso particolare caso vige il buonsenso. Anche in Emilia Romagna resta la possibilità di soddisfare l'esigenza infatti. Ma se risulta impossibile reperire determinati prodotti in zona gialla allora la risposta è sì, ma sempre muniti di autocertificazione che testimoni la particolare esigenza.
Abito al confine regionale e mio figlio frequenta la scuola elementare in Toscana. Può frequentare in presenza?
Sì. Gli spostamenti in zona arancione per gli studenti che frequentino istituti dell’infanzia, scuola primaria e secondaria di primo grado sono consentiti, sempre previa autocertificazione che lo testimoni.
Mia madre anziana ma autosufficiente si trova in Toscana, posso andare a farle visita?
No. Ad eccezione che alla base dello spostamento ci siano motivi di natura sanitaria o altri improrogabili necessità da parte della persona visitata. La raccomandazione resta infatti quella di limitare in assoluto gli spostamenti, a maggior ragione quelli diretti verso zone a più alto rischio sanitario.
I comuni al confine tra Emilia Romagna e Toscana
In Emilia Romagna sono numerosi i comuni a ridosso della Toscana. Ci sono: Bagno di Romagna, Castrocaro Terme, Dovadola, Galatea, Modigliana, Portico e San Benedetto, Premilcuore, Rocca San Casciano, Santa Sofia, Verghereto, Sarsina, Castel del Rio. Dalla sponda emiliana: Castel del Rio, Castiglione dei Pepoli, San Benedetto Val di Sambro, Pian del Voglio, Castel dell'Api, solo per citarne alcuni.