Bologna, 23 dicembre 2021 - Con un Rt a 1,13 e una quota contagi che in Italia già ha superato quota 30mila (ieri oltre 36mila), la corsa alla terza dose di vaccino si sta trasformando in una vera e propria urgenza. E' ormai chiaro che dopo 5 mesi dalla seconda dose, i dati in questo non mentono, cala a picco la protezione anticorpale del vaccino e proprio per questo è stata anticipata a 150 giorni dall'ultima dose la possibilità di ricevere la terza somministrazione di vaccino.
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E se molte regioni stanno già chiedendo di tenere gli hub vaccinali aperti nei giorni di Natale e Santo Stefano per dare la possibilità a più persone di correre ai ripari con uno sforzo incredibile da parte delle Asl che devono mettere a disposizione sanitari e personale in un'emergenza che sembra non finire mai, c'è anche chi ha scelto di rimandare a dopo le feste l'appuntamento con il booster per il timore di rovinarsi la tranquillità della festa in famiglia. La domanda più ricorrente è quella sugli eventuali effetti collaterali che il vaccino, può dare. Per questo abbiamo chiesto al dottor Gabriele Peroni, direttore del Dipartimento di Sanità Pubblica e dell'Unità Operativa complessa Igiene e sanità pubblica dell'Asl di Imola di rispondere alle domande più comuni.
Terza dose con Moderna o Pfizer costante di questi giorni almeno in Emilia Romagna...
"Diciamo che, fatte salve precise e documentate indicazioni allergiche a uno dei componenti del vaccino, e vista la possibilità del richiamo in eterologa senza rischi per nessuno, non ci sono differenze tra i due vaccini a m-RNA. Per questo si utilizza, proprio come si fa nella dispensa di casa, ciò che si ha disponibile in magazzino seguendo eventualmente possibili date di scadenze. In questo momento, ma tutto potrebbe cambiare anche solo tra qualche giorno, stiamo somministrando mezza dose di Moderna alla stragrande maggioranza della popolazione adulta e tutto sta procedendo senza problemi".
Avete registrato reazioni avverse importanti per ciò che concerne la terza dose?
"Al momento nessuna e questo dovrebbe tranquillizzare la popolazione degli indecisi".
E semplici effetti collaterali?
"Se per effetto collaterale intendiamo un innalzamento della temperatura corporea, un po' di spossatezza o anche solo dolore nel punto dell'inoculazione allora probabilmente in qualche raro caso sì. Ma mi creda, percentuali in questo senso non ne abbiamo, anche perché praticamente nessuno telefona all'apposito numero verde per segnalare qualche linea di febbre o un fastidio al braccio. Comunque sia, dai dati a nostra disposizione, abbiamo avuto meno incidenza di effetti collaterali nella terza dose che nella seconda".
Quali quelli più ricorrenti?
"Quelli di tutti i vaccini che ognuno di noi ha fatto o fa nel corso della propria vita: dolore al braccio dell'inoculazione, spossatezza e in casi più rari alterazione della temperatura con tipici conseguenti dolori articolari. Insomma nella peggiore delle ipotesi un po' di febbre che si combatte tranquillamente con paracetamolo o con ciò che si è abituati a prendere in quei casi. In alcuni soggetti è stato segnalato un ingrossamento linfonodale ascellare: ma si tratta di un disturbo che non deve preoccupare. Quando, e se si manifesta non ha grande rilievo e si risolve in poco tempo. E ripeto nessuna reazione avversa grave ci è stata segnalata con la terza dose".
Dopo quanto tempo si manifestano eventuali eventi avversi con la terza dose?
"Assolutamente entro le 48 ore. Ma è altamente improbabile che si osservino reazioni gravi se nelle prime due somministrazioni non ce ne sono state".
In rete e sui social sono moltissimi i vademecum e i consigli (anche medici) su come affrontare la terza dose e quali farmaci prendere preventivamente. Lei cosa ne pensa?
"Come sempre mi consiglierei col medico di fiducia, ma ripeto nessun allarme. Abbiamo tutti fatto vaccini come il trivalente molto più pesanti. Assumere farmaci preventivi per il timore di stare male dopo mi sembra in sè un ossimoro. Significa raddoppiare la possibilità (peraltro bassa) di incorrere in effetti collaterali: anche i farmaci come paracetamolo e ibuprofene ne hanno quindi perché rischiare questi ultimi senza sapere, come probabilmente accadrà, se il vaccino in sè ne darà? In caso di febbre o dolori muscolari allorà sì, paracetamolo o ibuprofene nelle dosi consigliate aiuteranno a superare una reazione al vaccino del tutto normale".
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