Parma, 13 febbraio 2024 – Non si ferma, anche se sembra rallentare lo sciame sismico che da una settimana sta facendo tremare la provincia di Parma, in particolare nei comuni di Langhirano, Calestano, Fornovo di Taro. L’ultimo evento sismico di oggi: magnitudo 2.4 registrato da Ingv (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia) alle 11,40 con epicentro a Calestano (preceduto alle 7,36 da un 2.5 a Langhirano). Nella giornata di lunedì 12 febbraio ne sono stati rilevati altri 5, tutti di lieve entità.
Altra scossa di terremoto di magnitudo 3.3 in provincia di Parma
Il presidente dell’ordine dei geologi dell’Emilia Romagna, Paride Antolini spiega che questo sciame è dovuto allo spostamento dell’Appennino Emiliano Romagnolo verso nord-est. "Ma è da 28 milioni di anni che si sposta, dall’Oligocene superiore”.
Questo vuol dire che non ci dobbiamo preoccupare?
"Beh no, perché nessun terremoto si può prevedere. Ma si tratta, soprattutto in questi ultimi due giorni, di scosse di lieve entità”
A parte quella di 4.2 alle 13,06 del 9 febbraio, avvertita dalla popolazione anche nel Modenese e nel Reggiano
“Sì, ma è stata l’unica direi. Poi tutte tra magnitudo 2 e 3 per la maggior parte e quasi tutte ad una profondità di 20 km”
Parma è una zona ad alto rischio sismico?
"No, in quella zona si ha un indice di pericolosità medio”.
Qual è la zona dell’Emilia Romagna a maggiore pericolosità sismica?
"Senza dubbio la Romagna. Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Ma comunque ribadisco: la collocazione in una zona di pericolosità media non vuol dire che non si possano verificare terremoti anche forti”
Ci sono collegamenti con le scosse di questi giorni a Spoleto, in Umbria?
"No, si tratta di un’altra faglia. Sono comunque sequenze sismiche comuni in Appennino, a Spoleto la più forte è stata di magnitudo 3.5”
Quanto potrebbe durare lo sciame sismico?
"Difficile dirlo, visto l’andamento però, la cosa dovrebbe andare via via scemando. Statisticamente, lo sciame termina dopo alcuni giorni. Più l’evento sismico è forte e più a lungo può durare lo sciame: anche diverse settimane”
Quindi dobbiamo imparare a conviverci?
"Senza dubbio. Questi piccoli scuotimenti, che non producono effetti gravi sugli edifici, ci possono però rammentare di lavorare sulla prevenzione”.
E appunto in via preventiva e precauzionale, lo ricordiamo, sono stati attivati due centri di accoglienza per chi volesse dormire fuori casa, per un totale di 50 letti: uno presso gli impianti sportivi di Pilastro di Langhirano (35 posti letto) e uno a Calestano, negli spogliatoi della nuova palestra comunale (15 posti letto). Sempre in via preventiva, è stato attivato il modulo di assistenza alla popolazione che conta altri 250 posti letto: è pronto e disponibile, per essere collocato al campo sportivo di Langhirano in caso di necessità.