GIOVANNI DI CAPRIO
Cronaca

Bologna, gli studenti dell’università entrano in consiglio comunale

I rappresentanti dell'Alma Mater potranno partecipare ai lavori delle commissioni per le materie di interesse della comunità studentesca: delibera dà il via alla sperimentazione

Bologna, 20 ottobre 2023 – Il Comune apre le porte di Palazzo d’Accursio ai rappresentanti del Consiglio degli studenti e delle studentesse dell’Alma Mater. Con la delibera comunale si apre la sperimentazione che darà agli studenti il diritto di partecipazione ai lavori consiliari delle commissioni e del Consiglio comunale per la trattazione di materie di interesse specifico della comunità studentesca, dove “porteranno le loro istanze, potranno intervenire, fare richiesta di udienze conoscitive e portare questioni che la giunta si impegnerà ad affrontare. Non potranno votare, perché la legge non ce lo permette, ma valorizzeremo le loro istanze, in questa decisione importante per la città”, ha commentato, ai margini della conferenza stampa di oggi, il sindaco Matteo Lepore.

I rappresentanti del Consiglio degli studenti Unibo entrano in consiglio comunale e partecipano alle commissioni
I rappresentanti del Consiglio degli studenti Unibo entrano in consiglio comunale e partecipano alle commissioni

“Un’iniziativa che aumenta la rappresentanza democratica in città e aggiunge al consiglio una voce in più, quella degli studenti, che di solito si fa sentire nelle piazze e nelle strade. Non saremo sempre d’accordo con loro – sottolinea Lepore - ma questo è parte dell’ascoltarsi e del dibattito”. La decisione storica del Comune - e condivisa all’unanimità da parte di tutto il Consiglio - “riconosce lo studente universitario come figura di arricchimento della comunità e meritevole di vedersi attribuito un ruolo attivo nell’attività istituzionale”, ha dichiarato soddisfatta la presidente del Consiglio comunale, Maria Caterina Manca. Quella di oggi è una delibera che si pone in un contesto difficile per i 93.753 studenti dell’Alma Mater, di cui il 57% fuorisede. “In un clima di crescente repressione - come dimostrato dai recenti fatti di via Mazzini -, e di scarsa partecipazione democratica (anche tra gli studenti), vogliamo dare il segnale che c’è un’apertura da parte della politica”, annuncia la presidente del Consiglio degli studenti, Francesca Saccardi; la quale ha precisato che “non vogliamo che questa norma sia utilizzata come una passerella elettorale o un tentativo per controllare gli studenti fuori dai palazzi istituzionali”. “Una grande opportunità che tutela i diversi percorsi di maturazione dei ragazzi, con l’obiettivo di ricentralizzare il ruolo educativo della nostra università. La città senza i suoi studenti, che vivono e costruiscono l’Alma Mater, non ha futuro”, aggiunge il vicepresidente del consiglio studentesco, Jacopo Toccoli. I due studenti di medicina dell’Unibo e rappresentanti degli universitari, insieme hanno come “obiettivo quello di trovare strategie comuni, entro il prossimo settembre, per costruire spazi fisici che ci permettano di esistere. Tratteremo con la Giunta, oltre al tema degli affitti, anche della carenza di aule nella quale si formano i ragazzi”.

In merito al coinvolgimento degli studenti nelle attività di consiglio, si è espresso anche Domenico Carbone, consigliere nazionale degli studenti di Azione Universitaria, dichiarando che "questa norma la chiedevamo da tempo, ma bisogna fare attenzione che non diventi uno strumento di parte. Chiediamo non vengano inviati in consiglio coloro che occupano abusivamente gli immobili e gli spazi ma gli studenti veri e seri che l’università la vivono davvero e non fanno i rivoluzionari da salotto”.

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