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Emilia Romagna, spiagge riapertura anticipata al 23 maggio

La Regione: "Tutto pronto per dare il via alla stagione balneare: ecco le regole"

Via anticipata al 23 alla stagione balneare in Riviera (Foto Petrangeli)

Via anticipata al 23 alla stagione balneare in Riviera (Foto Petrangeli)

Bologna, 21 maggio 2020 - Anticipato a sabato 23 maggio l’avvio ufficiale della stagione balneare in riviera. L' Emilia- Romagna gioca d'anticipo e sblocca di un paio di giorni l'avvio della stagione in riviera inizialmente prevista per lunedì 25.

La raccomandazione

“Dopo la pubblicazione dei protocolli con le linee guida balneari post emergenza coronavirus- spiega Andrea Corsini, assessore regionale al Turismo e Trasporti- diversi stabilimenti si sono organizzati e sono pronti e attrezzati per garantire servizi in sicurezza già dai prossimi giorni. Abbiamo quindi ritento fosse giusto, dopo la lunga chiusura, consentire di accogliere i primi clienti già da questo fine settimana”. La raccomandazione, ribadita da parte della Regione, è di evitare il concentramento solo in alcune porzioni di spiaggia, per facilitare e garantire sicurezza e distanziamento tra le persone. 

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Le linee guida per gli stabilimenti balneari

In sintesi, i protocolli con le linee guida balneari post emergenza coronavirus prevedono una superficie minima a ombrellone di 12 metri quadrati (indicativamente 4 e 3 metri tra paletti degli ombrelloni e delle file); 1,5 metri tra le attrezzature di spiaggia, come lettini e sdrai sulla battigia; numerazione e assegnazione delle postazioni o degli ombrelloni; steward appositamente formati per accompagnare gli ospiti  all’ombrellone o al lettino; pasti ordinati attraverso un servizio di delivery con consegna per la consumazione all’ombrellone-lettino, oppure in aree ristorazione in grado di garantire il distanziamento sociale; aree giochi per bambini delimitate e con un numero massimo di presenze consentite; servizi igienici, docce e cabine pulite e disinfettate ogni giorno e ad ogni cambio di clientela.

E poi spiagge libere con la possibilità, da parte dei Comuni, di prevedere accessi contingentati.