REDAZIONE CRONACA

Da angeli del fango ad Alfieri della Repubblica: sono 6 i giovani romagnoli premiati da Mattarella

Subito dopo le prime ore di alluvione in Emilia Romagna, sono stati numerosi i ragazzi che hanno aiutato. I premiati sono residenti nelle province di Forlì-Cesena e Ravenna e sono nati dopo il 2000

Bologna, 27 aprile 2024 – Si sono distinti per aver aiutato e per essersi messi subito a disposizione nei momenti in cui la loro terra e i loro concittadini avevano bisogno, vista l’emergenza nata dalla tragica alluvione che ha devastato l’Emilia Romana tra il primo e il 3 maggio e poi tra il 16 e 18 maggio 2023.

Parliamo di 6 giovanissimi, residenti nelle province di Forlì-Cesena e Ravenna e nati dopo il 2000, che sono stati premiati dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e sono diventati Alfieri della Repubblica

"Le alluvioni che nel 2023 hanno colpito il nostro territorio - si legge nella nota del Quirinale - in particolare la Romagna e la Toscana, hanno portato alla luce ancora una volta l'altruismo, la generosità e il senso di comunità di tanti giovani. Gli Attestati valorizzano le azioni di volontariato, gli esempi di cittadinanza attiva, così come le storie di ragazzi che hanno saputo trasformare la passione per la scrittura o per le scienze in un 'ponte' per ridurre le disuguaglianze". Il Presidente in tutto ha nominato 29 giovani Alfieri, ma ecco chi sono i sei angeli del fango

FOCUS / Chi sono i 4 veneti premiati

Sono sei gli angeli del fango romagnoli premiati da Mattarella
Sono sei gli angeli del fango romagnoli premiati da Mattarella

Abderrahim e Selim da Cesena e Gatteo

Abderrahim Ben Rhouma, 14 anni, e Selim Ayach, 17 anni, sono i più giovani ed entrambi provenienti dalla provincia di Forlì Cesena. 

Abderrahim è nato il 22 settembre 2010 ed è residente a Cesena. Gli è stato riconosciuto “l'esemplare senso civico con cui ha prestato soccorso alla sua comunità, alla terra e alle persone che lo hanno accolto quando è arrivato in Italia dalla Tunisia con la sua famiglia”. Sin dai primissimi giorni dopo l'alluvione, infatti, Abderrahim si è messo a disposizione del centro volontari allestito nella palestra della scuola per fare la sua parte, “dando prova di grande senso civico, altruismo e solidarietà nei confronti della comunità".

Selim è nato il 7 dicembre 2007 e risiede a Gatteo. Con dedizione e generosità ha partecipato da volontario alla vita della comunità anche durante l'alluvione che ha colpito l'Emilia Romagna. È diventato volontario della Croce Rossa dopo aver salvato la vita a una persona con le manovre di rianimazione. L’episodio risale a quando “una anziana signora, appena scesa da un autobus, si è accasciata a terra in preda a un malore. Per sua fortuna Selim stava passando da lì in quel momento e, avendo assistito alla scena, si è subito precipitato verso la donna attivando i primi soccorsi e praticando il massaggio cardiaco fino all'arrivo dei sanitari", si legge nella nota del Quirinale.

A segnalare Selim per l'onorificenza è stata la sua professoressa di Italiano e Storia all'istituto professionale ‘Comandini’ di Cesena, Annachiara Ferriero. “Selim - racconta - si trovava fuori dalla stazione di Cesena quando una anziana signora si è accasciata a terra in preda a un malore. Nessun adulto si è fermato a dare una mano e Selim è corso e le ha fatto il massaggio cardiaco che ha imparato ad un corso che aveva fatto da poco”. “Del riconoscimento, prosegue la professoressa, “siamo molto contenti perché Selim lo abbiamo segnalato noi della scuola. È un ragazzo eccezionale, sempre disponibile con tutti, con i compagni, con i docenti. Noi lo abbiamo saputo perché ce lo hanno raccontato i suoi compagni: lui non ha detto nulla. Oltre tutto - argomenta ancora la docente - Selim è un ragazzo molto modesto, si vergogna molto, ha paura di disturbare, è un ragazzo introverso”.

Valeria da Forlì

La 18enne Valeria Frasca ha coordinato l'attività dei giovani provenienti da ogni parte d'Italia per aiutare gli alluvionati di Forlì.

Nata il 20 ottobre 2006 e residente a Forlì, “dal giorno immediatamente successivo Valeria si è presentata al punto di raccolta dei volontari allestito dal Comitato di quartiere e ha prestato servizio per tanti giorni successivi, aiutando gli alluvionati e coordinando l'attività dei giovani provenienti da ogni parte d'Italia. Fino alla riapertura delle scuole è rimasta a disposizione senza risparmiarsi e dimostrando grande spirito di solidarietà e senso civico".

Guido, Letizia e Matteo da Ravenna e Faenza

Guido, 19 anni, ha realizzato una piattaforma informatica per coordinare i volontari. Letizia, 20 anni, ha dato instancabile conforto a bambini e anziani e organizzato serate di canzoni. Matteo, 18 anni, ha motivato molti altri giovani con la sua grinta

Guido Betti è nato il 31 ottobre 2005 ed è residente a Ravenna. Ha contribuito alla realizzazione di una piattaforma informatica CommunitySos, che ha consentito di organizzare più di 6mila volontari divisi in 1100 squadre, nelle operazioni di soccorso alla popolazione colpita dall'alluvione e di raggiungere tutte le aree critiche della provincia di Ravenna. La piattaforma è stata ideata per consentire la mappatura dei bisogni del territorio e una gestione ottimale dei volontari durante eventi di crisi ed emergenza.

Letizia Galletti risiede a Lugo ed è nata il 25 luglio 2004. È stata premiata “per aver portato sollievo con la sua musica a tante persone costrette ad abbandonare la propria abitazione. Durante i giorni successivi allo straripamento dei fiumi, al Palabanca di Lugo di Romagna hanno trovato rifugio numerose persone”. Tra le ragazze e i ragazzi che hanno cercato di dare conforto e assistenza c’era anche Letizia, che “ha organizzato anche momenti di canto serale e con le sue canzoni ha contribuito a diffondere un clima di solidarietà e uno spirito di ripartenza. Alcuni anziani hanno persino espresso il desiderio di non rientrare subito a casa per poter continuare a vivere in quel contesto così familiare".

Matteo Violani è del 27 aprile 2006 ed è residente a Faenza. Il suo servizio di volontariato costituisce un esempio di cittadinanza attiva e simboleggia la resilienza di una intera comunità. “Nonostante la giovane età, la grinta di Matteo è stata motivante per altri giovani e con il suo lavoro è divenuto un punto fermo per i volontari di ogni età e provenienza”.