
Sindrome del bambino scosso o Sbs (Shaken baby syndrome)
Bologna, 11 settembre 2023 – Il pianto senza fine del neonato, una mamma giovane e insicura, una rete sociale debole. La Sindrome del bambino scosso o Sbs (Shaken baby syndrome), consiste nel violento scuotimento del bambino che causa un trauma cerebrale e, quindi, complicanze neurologiche che possono essere anche letali per il bimbo. Come è avvenuto – secondo le accuse – per il bimbo di 3 mesi di Rovigo.
Chi causa questa sindrome raramente vuole fare del male al bimbo, più probabilmente non si rende conto delle conseguenze di un gesto così brusco che spesso avviene in presenza di pianti prolungati e, pare, inconsolabili.
Cosa provoca
La Sindrome del bambino scosso è la prima causa di morte per abuso nei neonati: si verifica nel primo anno di vita, con una maggior frequenza nei primi sei mesi. La madre o il padre (più raramente altre persone) scuotono violentemente il bambino tenendolo per il tronco. Il capo del piccolo subisce rapidi movimenti di rotazioni e, per le sue grandi dimensioni e una muscolatura del collo ancora inadeguata, il contenuto della cavità del cranio va incontro a rapida accelerazione e decelerazione con trauma contusivo contro la scatola cranica, lesione dei nervi e rottura dei vasi sanguigni con emorragie.
Che danni causa la Sbs
Sono tre i sintomi tipici del Sindrome del bambino scosso, avvisa l’ospedale del Bambino Gesù:
- Ematoma subdurale, versamento di sangue nelle meningi che può provocare una semplice nausea, vertigini, fino a sintomi più gravi come alterazioni dello stato di coscienza e il coma;
- Edema cerebrale, accumulo di liquido nel cervello che si gonfia (edema) e comprime i capillari sanguigni bloccando così il flusso di sangue e l'arrivo di ossigeno al cervello; si manifesta con sintomi che possono andare dal semplice mal di testa fino agli attacchi di epilessia e alla perdita di coscienza;
- Emorragia retinica con la comparsa di minuscole macchie di sangue sulla retina che possono venir osservate con uno strumento chiamato oftalmoscopio.
- Nei casi più gravi: alterazione della coscienza, cecità, convulsioni, paralisi cerebrale, coma, decesso.
Sintomi come irritabilità o sonnolenza, vomito e inappetenza, difficoltà di suzione o della deglutizione, ritardo motorio o del linguaggio, disturbi comportamentali, aumento eccessivo della circonferenza cranica potrebbero essere causati dalla sindrome e manifestarsi anni dopo.
E’ bene ricordare che le normali attività di gioco come far saltellare un lattante sulle ginocchia o sollevarlo in aria non possono causare lesioni.