di Beppe Boni
Cronaca

Il Senato delle eccellenze, idea alternativa

risponde Beppe Boni, vice direttore de il Resto del Carlino

Beppe Boni

UN CONTROSENSO abolire il Senato che anche di recente ha ‘salvato’ il governo sulla responsabilità civile dei giudici. Pure in tribunale, per correggere gli errori, c’è l’appello. Meglio tenersi il Senato e dimezzare i parlamentari, cogliendo l’occasione, con una legge costituzionale, per ridurre il numero delle Regioni, troppo costose.  Luigi Pecchini, Montecchio (Reggio Emilia)

SULLE REGIONI molto si è fatto ma molto c’è da fare. Ancora oggi, andando a scavare nei bilanci, nonostante i buoni propositi affiorano per esempio in Emilia Romagna finanziamenti dati a pioggia e spese come l’inutile (così come è concepita e non nello spirito che la anima) Consulta per gli emiliani all’estero. Sul Senato il dibattito è aperto, ma così come è concepito risulta un doppione della Camera che costa milioni e di cui si può fare a meno. Il premier Renzi lo vuole alla francese, non elettivo con rappresentanze di Comuni e Regioni. Un’altra idea sarebbe trasformarlo in una Camera alta con personalità eccellenti dei settori di rappresentanza: dalla scuola all’economia, alla ricerca, alla magistratura e agli organi militari. E per compenso solo gettoni di presenza. 

beppe.boni@ilcarlino.net