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Scuola Emilia Romagna, dall'11 gennaio presenza anche alle superiori. "E' la priorità"

L'assessore Salomoni: "Il nostro piano era già definito a Natale addirittura con una previsione in aula al 75%. Abbiamo fatto tutto il necessario per una ripartenza sicura"

Ritorno tra i banchi l'11 gennaio per le superiori in Emilia Romagnaa scuola

Ritorno tra i banchi l'11 gennaio per le superiori in Emilia Romagnaa scuola

Bologna, 5 gennaio 2021 -  La scuola in presenza per gli studenti delle scuole superiori dell'Emilia Romagna ripartirà l'11 gennaio al 50%. A sottolinearlo è l'assessore regionale alla Scuola Paola Salomoni precisando che si attendono le valutazioni di Governo-Cts sui dati epidemiologici e che sarebbe necessario un orientamento nazionale. Il 7 gennaio intanto le scuole materne, elementari e medie della regione riapriranno regolarmente e alle scuole superiori le lezioni riprenderanno con didattica a distanza. "Non solo siamo pronti a sostenere la ripartenza, ma il nostro piano era già stato definito prima di Natale, addirittura con una previsione in presenza in aula per le scuole superiori del 75%. A maggior ragione siamo pronti a farlo l'11 gennaio al 50%". 

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"La scuola in presenza anche per le ragazze e i ragazzi delle secondarie superiori dell' Emilia- Romagna - dice Salomoni - era e resta per noi un obiettivo prioritario. Per questo abbiamo fatto tutto ciò che era necessario per organizzare una ripartenza sicura, collaborando attivamente con le prefetture per un piano condiviso con le scuole stesse, gli enti locali e le aziende di trasporto pubblico locale. Un impegno dimostrato dal potenziamento massiccio dei trasporti e dal confronto vero con le organizzazioni sindacali del comparto affinché, per quanto di nostra competenza, anche il personale docente e non docente risultasse coinvolto in questo sforzo organizzativo straordinario".

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"Naturalmente - aggiunge - la prima valutazione di compatibilità rispetto al quadro epidemiologico del nostro Paese spetta al Governo e al Comitato tecnico scientifico, anche in considerazione dello scenario prospettatoci dal ministero della Salute e sulla base dei dati settimanali che vengono esaminati ogni venerdì. Avevamo chiesto un dato di chiarezza domenica scorsa, nel corso dell'ultimo confronto tra Governo e Regioni, per non trovarci ad aprire le scuole giovedì 7 per poi vederle richiudere lunedì 11. La decisione del Governo di procrastinare la ripartenza a lunedì va senza dubbio in questa direzione, per poter esaminare i nuovi dati venerdì. Per parte nostra, ribadisco, siamo pronti, non si dica che il problema è organizzativo o legato ai trasporti, perché qui, in Emilia- Romagna, tutto il necessario è stato fatto. Se invece permane un'incertezza legata all'andamento dei contagi, chiediamo che venerdì si faccia definitivamente chiarezza, per rispetto soprattutto di ragazze e ragazzi, famiglie, docenti e personale scolastico, che in questi mesi hanno sopportato sacrifici senza precedenti".

"Il Governo - chiude Salomoni- sta decidendo ulteriori misure restrittive e il ministro Speranza sempre venerdì deciderà le fasce di rischio da assegnare alle varie regioni sulla base dei nuovi dati sulla diffusione del contagio, utilizzando criteri ancora più rigidi. Un contesto nel quale, almeno sulla scuola, sarebbe necessario un orientamento nazionale, per evitare una situazione ancor più confusa su aperture e chiusure".