MASSIMO PANDOLFI
Cronaca

Andreea e il popolo degli scomparsi. Le famiglie: "Noi speriamo sempre"

Per la ragazza di Jesi l’ultima pista porta in Romania. Numeri e storie dei misteri di Emilia Romagna e Marche

Da sinistra: Golinucci, Rabciuc, Pedri, Isidori, Venturelli, Saman, Magrini

Bologna, 17 aprile 2022 - Sette misteri in sette facce, che vedete qui sopra. Potevamo metterne decine, centinaia, forse migliaia di foto. Volti di persone che scompaiono e non si trovano più. Solo in Italia spariscono in seimila ogni anno. Molti tornano, ma negli ultimi 38 anni più di 62mila scomparsi non sono più stati ritrovati. Morti, ammazzati, suicidi, smemorati o gente che ha voluto cambiare vita? Non si sa. 

Scomparsa: per Andreea in campo cani molecolari e una medium

Tutte queste domande ruotano attorno anche al volto centrale di questa pagina, quello di Andreea Rabciuc, la ragazza 27enne di Jesi, origine romene, che da più di un mese non si trova più. Il suo fidanzato è indagato per sequestro di persona, è finito già due volte sotto torchio in caserma, la storia è un po’ borderline, lui crede che Andreea sia fuggita in Romania, ma gli inquirenti continuano a cercarla nella zona di Jesi, con i Ris e i cani molecolari.

Nelle Marche, regione dove risiede Andreea, 700 sono le persone sparite chissà dove dal 1974 e scavando nel passato tornano in mente il volto e la storia di Sergio Isidori, un bimbo di neanche 6 anni sparito nel Maceratese, molti dicono rapito dai nomadi, 43 anni fa fra 6 giorni, il 23 aprile 1979. Sua sorella Giorgia non lo ha mai visto, perché quando lui sparì lei era nel pancione della mamma. Ora presiede Penelope Marche e si chiede: «Mio fratello è morto? Chissà, non è detto. Non abbiamo una tomba su cui piangere, anche oggi continuano ad arrivare possibili segnalazioni e in noi si riaccende la speranza. Sergio è sparito che era un bimbo! A tutti coloro che hanno dubbi sulla loro infanzia chiedo, supplico: indagate, informatevi»

In Emilia Romagna (nel 2021 scomparse in media tre persone al giorno: 40 in tutta Italia) la numero uno di Penelope è Marisa Degli Angeli, madre di Cristina Golinucci, cesenate, sparita a 21 anni il 1 settembre 1992 da un convento. «Non ho speranze di ritrovare in vita mia figlia _ dice _ però vorrei la verità, l’assassino». E poi, riferito anche ai recenti ritrovamenti di cadaveri senza nome ne fiumi, aggiunge: «Ogni volta che arrivano notizie di questo tipo noi famigliari fremiamo. A me interessa solo ritrovare i resti di Cristina, altri tremano perchè vogliono ritrovare figli vivi, non morti». 

L'EDITORIALE / Una madre e il dolore più grande. di Michele Brambilla

Da quasi un anno e mezzo gira l’Italia Roberta Carassai, mamma di Alessandro Venturelli che a 22 anni è sparito. Lei teme vittima di una setta, ma chissà. «In Italia – dice – si ricevono segnalazioni sulle persone scomparse, ma nessuno le cerca». Fra le sette foto di questa pagina ne mettiamo due emblematiche. La numero uno, Saman Abbas, di Novellara, ha fatto il giro d’Italia e di Europa. Pakistana, si rifiutò di convolare a nozze in un matrimonio combinato dalla famiglia. Dal 30 aprile 2021 di lei non si hanno più notizie: accusati di omicidio i genitori (fuggiti), uno zio e due cugini (in cella) . Ma il corpo non si trova. Poi, foto numero 3, c’è Emilia Magrini, signora nessuno. Il 21 dicembre scorso, a 87 anni, è uscita di casa, a Cattolica. «Vado a fare una passeggiata». Non è più tornata. Succede spesso così.

Tante famiglie vivono ogni giorno questo mistero e allora che sia una Pasqua di speranza anche per loro. Speranza che può avere mille significati. Mirella, mamma di Sara Pedri, ginecologa forlivese scomparsa da più di un anno, venerdì sera alla via Crucis ha detto: «Mia figlia si è allontanata, è voluta scomparire, ma, io ne sono certa, in quel momento di smarrimento, una mano pietosa dal Cielo l’ha sollevata mentre cadeva e oggi lei è finalmente libera, leggera, luminosa». Forza, coraggio.