MARIATERESA MASTROMARINO
Cronaca

Sciopero dei taxi oggi a Bologna: ecco perché

L’incubo dei cantieri, lo spauracchio della città 30, le zone pedonali e il nodo delle tariffe: ecco perché le auto pubbliche sono ferme

Bologna, 28 febbraio 2023 – È giornata di sciopero per i taxi di Bologna, in fermo dalle otto di stamattina fino alle 22, per chiedere aiuti, sostegno e maggiore attenzione all'amministrazione comunale. E i tassisti lo fanno a gran voce nei presìdi dei posteggi principali della città, come in piazza Re Enzo e in stazione.

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"A noi non piace stare fermi, ma siamo costretti a farlo - dice Cosimo Quaranta, delegato sindacale di Cna -. Il tassista offre un servizio alla città, e da molti mesi l'amministrazione è totalmente sorda alle nostre richieste di confronto e di incontro. Vogliamo una rivisitazione della mobilità in città, come per i cantieri del tram e il dibattito su Città 30".

Un'urgenza, quella dei tassisti, che non può più aspettare: "La preoccupazione è fortissima sul tema di viabilità e sulla città, che nei prossimi anni sarà piena di cantieri - spiega Mirko Bergonzoni, segretario regionale di Ultratrasporti-. La cantierizzazione prevederà limitazioni nei tragitti, che sono condivisi con tutto il trasporto pubblico non di linea. La città è piccola, quindi ci aspettiamo che il passaggio del tram in alcune zone sia compatibile con quello dei taxi. Un altro problema sono i posteggi".

Ma ci sono anche altre ragioni: "C'è bisogno di un percorso di adeguamento tariffario, con l'impegno preso dall'amministrazione comunale nel 2018 - continua Bergonzoni- cioè aggiornare la tariffa dei taxi ogni due anni. L'attività sostiene i costi del carburante, quindi c'è un problema di sostenibilità. Un altro problema sono le limitazioni in alcune zone della città, come nelle piazze Aldrovandi, San Domenico e Santo Stefano. In queste aree pedonalizzate possono accedere determinati soggetti, e i taxi non sono inclusi. È paradossale".

E a pagarne pegno saranno proprio i cittadini: "Siamo un servizio pubblico - spiega Massimo Sarti, delegato sindacale di Ascom-. Crediamo che le giornate di sciopero si susseguiranno, e questo sarà un disagio sia per la cittadinanza che per noi, a livello economico. Ma la richiesta di dialogo con l'amministrazione pubblica dura da un anno, e non si è concluso nessun atto concreto". Ma i cittadini comprendono il disagio, appoggiando la causa. "L'utenza è solidale e capisce le motivazioni - afferma Letizia Iorio, presidente provinciale di Uritaxi-. Stiamo svolgendo i servizi di garanzia, e tutti sono stati disponibili nel condividere i taxi. Le nostre problematiche sono conosciute sia dal sindaco Lepore che dall'assessora Orioli, speriamo che arrivino le convocazioni".