LUCIA GENTILI
Cronaca

Il caso di Gagliole

Il caso di Gagliole

Lo scorso 6 settembre, a Gagliole, un paesino in provincia di Macerata, un 23enne (Ivan Zamparini) ha iniziato a ferirsi da solo, infliggendosi dei tagli. Quando i genitori, in casa con lui, hanno cercato di fermarlo per farlo desistere, ha colpito con un coltello da cucina prima la madre e poi il padre. L’esito degli esami tossicologi, effettuato dopo questo pomeriggio di follia, ha evidenziato l’assunzione di Fentanyl e di cannabinoidi, oltre alla presenza massiccia di ketamina. Per lui è stata disposta la misura cautelare della detenzione in carcere; è indagato per tentato omicidio aggravato ai danni dei propri genitori. “Nel caso di Gagliole – spiega il dottor Gianni Giuli -, penso abbia influito di più la ketamina, che invece provoca una dissociazione molto intensa e uno stato di allucinazione, come se si entrasse in un’altra realtà. Se a questo si aggiungono i cannabinoidi, che non vanno sottostimati come droghe leggere per il contenuto elevato di Thc (tetraidrocannabinolo), il risultato è una miscela estremamente potente”.