Bologna, 15 luglio 2022 - In Emilia Romagna e Veneto i cittadini accedono alla migliore assistenza, sia sanitaria che sociale. Esattamente il contrario si può dire di chi risiede nella Regione Calabria, che rimane ancorata al fondo della classifica.
È quanto emerge dai risultati della decima edizione del Rapporto sulle Performance Regionali elaborato da Crea Sanità (Centro per la Ricerca Economica Applicata in Sanità) e presentato oggi in Senato. Il ranking è frutto del contributo di un panel di 107 esperti basato su una valutazione che unisce le preferenze di utenti, istituzioni, professioni sanitarie, management aziendale e industria medicale, relativi a 6 parametri: Appropriatezza, Economico-Finanziaria, Equità di accesso, Esiti, Innovazione e Sociale.
"Anche le migliori performance regionali - spiega il Rapporto - risultano ancora molto distanti da una performance ottimale. Quasi un terzo delle regioni non arriva neppure ad un livello pari al 30% del massimo ottenibile. Quattro regioni sembrano avere livelli complessivi di tutela significativamente migliori dalle altre: Veneto, Emilia Romagna, Toscana e Lombardia. Di queste due hanno livelli di performance che superano la soglia del 50% (Veneto ed Emilia Romagna, con il 54% ed il 52%). Toscana e Lombardia si posizionano a ridosso, al 48% e al 44%".
Nel secondo gruppo ci sono 4 Regioni, con livelli di performance superiori al 40%: P.A. di Trento, Umbria, Friuli Venezia Giulia e P.A di Bolzano. Nel terzo gruppo invece Sardegna, Piemonte, Valle d'Aosta, Marche, Liguria e Lazio e Basilicata, con livelli compresi nel range 30-40%. Infine, 6 regioni hanno livelli inferiori al 30%: Sicilia, Puglia, Molise, Abruzzo, Campania e Calabria.
"Anno dopo anno - spiega Federico Spandonaro, presidente del Crea e professore all'Università di Roma Tor Vergata - rimane pressoché costante il gruppo delle regioni nell'area dell'eccellenza. Ma nel miglior risultato del Veneto e dell'Emilia Romagna, ha inciso l'introduzione della nuova Dimensione Sociale, che ha penalizzato ulteriormente la Calabria, regione che negli anni non evidenzia segnali di recupero".
Zaia: "Gratitudine e ammirazione ai lavoratori della sanità"
"Dal Crea Sanità arriva una promozione piena per il Veneto, che dedico a tutti i lavoratori della nostra sanità. Promozione particolarmente significativa, perché arriva in un momento in cui stiamo affrontando una grande pandemia, che ha messo in difficoltà tutte le Regioni. In un contesto come questo, tutto il mondo a cui fa riferimento la sanità dice che siamo i migliori. Con soddisfazione lo prendiamo come un punto di partenza verso nuovi progressi, con l'augurio di riuscire al più presto a recuperare le liste d'attesa causate dal Covid". Lo dice il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, in relazione agli esiti della decima edizione del Rapporto sulle Performance Regionali elaborato da Crea Sanità.
Il Veneto risulta il migliore nell'area di eccellenza del Rapporto, davanti a Emilia Romagna, Toscana e Lombardia.
"I parametri valutati - osserva Zaia - sono estremamente rigorosi e costituiscono di fatto l'ossatura delle politiche e delle scelte indicate nel nostro Piano Socio-Sanitario, con una forte integrazione tra sanità e sociale, difficile ma efficace, attenzione maniacale all'utilizzo delle risorse senza però lesinare le migliori cure, investimenti continui ai quali dedichiamo almeno 70 milioni l'anno, informatizzazione, organizzazione a rete per molte specialità, equità di accesso nel senso che in ogni ospedale del Veneto, perché collegato in rete con tutti gli altri, ogni persona può essere certa di ottenere le cure migliori esistenti".
"Questa promozione - conclude Zaia - la rivolgo con gratitudine e ammirazione a tutti i lavoratori della sanità veneta, dal primo all'ultimo. Da quando è iniziato il Covid ognuno di loro è sottoposto a un pesantissimo stress test, dovendo affrontare contemporaneamente una pandemia tremenda e le altre necessità di salute ordinarie. Grazie a tutti. La promozione di Crea è la loro bellissima pagella".