MADDALENA DE FRANCHIS
Cronaca

Saldi estivi 2021: quando iniziano e quando finiscono in Emilia Romagna, Marche e Veneto

Al via sabato 3 luglio, terminano il 31 agosto in Emilia Romagna e Veneto e il primo settembre nelle Marche. Le regole anti Covid da rispettare nei negozi e i consigli utili per evitare fregature

Saldi estivi 2021: iniziano sabato 3 luglio in Emilia-Romagna, Marche e Veneto

Bologna, 2 luglio 2021 - Luglio, tempo di cocomeri, tintarella e... saldi. È stata la Sicilia, oggi, la prima regione a dare il via alla stagione dello shopping a prezzi scontati: in gran parte della penisola, tuttavia, gli appassionati dovranno attendere sabato 3 luglio. È sabato, infatti, la fatidica data in cui ben 15 regioni (tra cui Veneto, Emilia-Romagna e Marche) si presenteranno all’appuntamento con i saldi estivi. In Veneto ed Emilia-Romagna le occasioni dureranno fino al 31 agosto, mentre nelle Marche la stagione dei saldi si chiuderà un giorno più tardi, il 1° settembre.

Se il Codacons fa sapere che la spesa media a famiglia si aggirerà intorno ai 165 euro (ben al di sotto dei valori pre-Covid), i commercianti attendono comunque l’appuntamento per cercare di recuperare, almeno in parte, le ingenti perdite subite negli ultimi mesi. I negozi fisici dovranno fronteggiare anche la concorrenza spietata degli e-commerce di moda: gran parte dei siti web più blasonati ha infatti dato il via ai saldi già da qualche giorno, utilizzando la formula della ‘vendita privata’ ai clienti affezionati o in possesso di codici sconto e tessere fedeltà.

Per chi, invece, non intende abbandonare il piacere di aggirarsi tra le vetrine e lasciarsi conquistare dai capi esposti, ecco il decalogo dei ‘classici’ consigli – forniti dal Codacons – per evitare fregature:

1. Conservate sempre lo scontrino: non è vero che i capi in svendita non si possono cambiare. Il negoziante è obbligato a sostituire un articolo danneggiato o che presenti dei difetti. Se il cambio non è possibile, ad es. perché il prodotto è finito, avete diritto alla restituzione dei soldi (non a un buono). Avete due mesi di tempo per denunciare il difetto. Solo 7, invece, i giorni a disposizione per la richiesta di cambio se non si è soddisfatti del colore e o della taglia.

2. Le vendite devono essere realmente di fine stagione: la merce posta in vendita sotto la voce ‘saldo’ deve essere l’avanzo di quella della stagione corrente, non fondi di magazzino. State alla larga, dunque, da quei negozi che avevano gli scaffali semivuoti poco prima dei saldi e poi si sono magicamente riempiti dei più svariati articoli. È improbabile, per non dire impossibile, che a fine stagione il negozio sia provvisto, per ogni tipo di prodotto, di tutte le taglie e colori.

3. Prendete tempo per dei giri di perlustrazione: nei giorni che precedono i saldi, andate nei negozi a cercare quello che vi interessa, segnandovi il prezzo; potrete così verificare l’effettività dello sconto praticato e andrete a colpo sicuro, evitando le code. Non fermatevi mai al primo negozio che propone sconti, ma confrontate i prezzi con quelli esposti in altri esercizi. A volte basta qualche giro in più per evitare l’acquisto sbagliato o per trovare prezzi più bassi.

4. Consigli per gli acquisti: cercate di avere le idee chiare sulle spese da fare prima di entrare in negozio. Sarete meno influenzabili e correrete meno il rischio di tornare a casa colmi di capi, magari a buon prezzo, ma dei quali non avevate alcun bisogno e che non indosserete mai. Valutate la qualità dell’articolo guardando l’etichetta che ne descrive la composizione (le fibre naturali, ad esempio, costano di più delle sintetiche). Pagare un prezzo alto non significa comprare un prodotto di qualità. Diffidate, infine, dei marchi molto simili a quelli noti.

5. Diffidate degli sconti superiori al 50%: spesso nascondono merce non nuova, o prezzi vecchi ‘falsi’ (si gonfia, cioè, il prezzo vecchio, così da aumentare la percentuale di sconto e invogliare maggiormente all’acquisto).

6. Servitevi preferibilmente nei negozi di fiducia o acquistate merce della quale conoscete già il prezzo o la qualità, in modo da poter valutare liberamente e autonomamente la convenienza dell’acquisto.

7. Negozi e vetrine. Non acquistate nei negozi che non espongono il cartellino che indica il vecchio prezzo, quello nuovo e il valore percentuale dello sconto applicato. Il prezzo deve essere esposto in modo chiaro e ben leggibile. Controllate che fra la merce in saldo non ce ne sia di nuova a prezzo pieno. La merce in saldo deve essere separata in modo chiaro dalla ‘nuova’. Diffidate delle vetrine coperte di manifesti che non consentono di vedere la merce.

8. Prova dei capi: non c’è l’obbligo. È rimesso alla discrezionalità del negoziante. Il consiglio, tuttavia, è diffidare dei capi di abbigliamento che non possono essere provati.

9. Pagamenti. Nei negozi che espongono in vetrina l’adesivo della carta di credito o del bancomat, il commerciante è obbligato ad accettare queste forme di pagamento anche per i saldi, senza oneri aggiuntivi.

10. Fregature: se pensate di essere stati raggirati, rivolgetevi alle associazioni dei consumatori o ai vigili urbani. Attenzione, infine, alle regole anti-Covid: occorre mantenere il distanziamento sociale (soprattutto in coda), indossare la mascherina all'interno del negozio e dei camerini e disinfettarsi bene le mani con le soluzioni igienizzanti presenti, di solito, all’ingresso del punto vendita.