Cesena, 12 agosto 2023 – Il nostro mare sta cambiando. I cambiamenti climatici stanno inevitabilmente interessando anche la Romagna.
Il dato più evidente è l’incremento degli eventi estremi, come tempeste, alluvioni, trombe d’aria, nubifragi e grandinate.
Una volta erano un’eccezione, mentre ora si contano diversi eventi estremi ad ogni stagione.
L’altro elemento evidente è l’aumento delle temperature, un aspetto che riguarda l’aria, la terra e anche il mare.
Negli ultimi anni la temperatura del mare Adriatico è aumentata di 1,1 gradi. In realtà secondo uno studio dell’Istituto di scienze marine del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ismar), analizzati i dati raccolti dal 1946 al 2015, l’aumento risulta di 1,3.
Inoltre questi recenti studi ci dicono che negli ultimi 20 anni in estate è diventato molto più frequente rispetto al passato il raggiungimento o superamento dei 28 gradi centigradi.
Sul territorio una delle persone che segue maggiormente il fenomeno è Francesco Occhipinti, presidente di Legambiente Forlì-Cesena.
Occhipinti, anche all’ultimo incontro con Goletta Verde è stato messo in evidenza l’allarme legato ai cambiamenti climatici.
"Si, nel nostro Rapporto Spiagge 2023 evidenziamo non solo l’innalzamento delle temperature, ma tutto ciò che ne consegue come il rischio inondazione. Il cambiamento climatico ci sta presentando il conto e negli ultimi mesi assistiamo all’intensificazione di eventi sempre più estremi".
Si punta il dito sull’eccessiva produzione di anidride carbonica, continuiamo a consumare carbone, petrolio, metano, gas, e questo si sta rivelando l’inizio della fine.
"Il consumo di combustibili fossili è la principale causa dell’aumento della temperatura e dei cambiamenti climatici. Sempre più spesso, ma non abbastanza, in televisione e sui social vediamo lo scioglimento dei ghiacciai ed eventi estremi, ma le conseguenze negative di questi disastri stanno arrivando anche a noi. Il metano è uno degli elementi responsabili del surriscaldamento climatico, e le sue emissioni devono essere progressivamente ridotte fino ad azzerarle, non incrementate. Purtroppo le recenti scelte delle istituzioni nazionali e locali, hanno inserito il gas e il nucleare nell’elenco delle fonti cosiddette sostenibili, mettono a repentaglio i destini del clima. Il rigassificatore che verrà installato a Ravenna è una di queste scelte sbagliate".
Quali sono gli effetti dell’aumento della temperatura del mare?
"La variazione di temperatura causa un forte disequilibrio a danno degli organismi e della biodiversità; ricordiamo che l’Italia, da sola, custodisce gran parte della biodiversità marina in Europa, con 58.000 specie animali e 8.219 floristiche".
Legambiente per dare una risposta appoggia i progetti dei parchi eolici di fronte alle coste romagnole e l’installazione di impianti fotovoltaici.
"L’emergenza climatica, ma anche le guerre, il caro energia e l’impennata dei prezzi, ci obbligano a ripensare su come produciamo e consumiamo energia. La soluzione è abbandonare le fonti fossili (gas, carbone e petrol io), il prima possibile, a favore delle fonti rinnovabili che soo indispensabili per rispettare gli impegni assunti dall’Italia e diventare un Paese ad emissioni zero entro il 2050. Con eolico e solare, taglieremo le emissioni di anidride carbonica, avremo bollette meno salate e saremo indipendenti. Con la campagna "Il panorama non cambia. Il futuro sì", vogliamo coinvolgere i territori e smentire le fake news sull’eolico off-shore. Un altro tema a noi caro è l’agrivoltaico, un nuovo modello per il fotovoltaico con le aziende agricole al centro, scongiurando la sostituzione di colture, ma integrandole come supporto al reddito agricolo".