Piacenza, 26 ottobre 2024 - Svolta nell'indagine sulla morte della 13enne che ieri è precipitata dal tetto di un palazzo a Piacenza: è stato indagato e ha ricevuto un avviso di garanzia il 15enne che era con lei e che ieri è stato a lungo interrogato e poi rilasciato nella notte.
L’inchiesta è per omicidio volontario.
Il giovane è difeso dall'avvocato Ettore Maini, mentre la madre della ragazza dall'avvocata Lorenza Dordoni.
L’autopsia è fissata per lunedì alla Procura per minorenni di Bologna, l'incarico sarà affidato al medico legale Giovanni Cecchetto.
Precipitata dal balcone a 13 anni
La tragedia è avvenuta ieri: la giovanissima studentessa di liceo di origine albanese è precipitata dal balcone di casa in un cortile condominiale. Il condominio si trova in via IV Novembre vicino alle mura della città di Piacenza.
"Al momento non è ancora possibile esprimersi sulla natura accidentale o volontaria della caduta, né se la stessa sia stata procurata da terzi – aveva spiegato stamattina il procuratore Giuseppe Di Giorgio.
Le indagini
Sono in corso “serrate indagini” da parte dei carabinieri per ricostruire l'accaduto attraverso accertamenti tecnici sui luoghi e sulle cose sequestrate, tra cui il cellulare della ragazza e l'audizione di persone informate sui fatti.
Le indagini in particolare si stanno concentrando sulla “dinamica e i movimenti della minore nelle ore precedenti alla caduta nonché a valutare l'eventuale coinvolgimento di coetanei”.
“Rispettate il dolore della famiglia”
“Bisogna rispettare il dolore di una famiglia che ha perso una ragazza così giovane”, dice dell'avvocata Lorenza Dordoni, che assiste la madre della ragazza.
Il 15enne interrogato dai carabinieri
Il 15enne indagato nella notte era stato sentito nel comando dei carabinieri e poi rilasciato.
Il giovane era presente al momento della tragedia e con lui la vittima avrebbe avuto una relazione che forse intendeva troncare.
Il 15enne è stato trattenuto fino a notte e interrogato dagli investigatori coordinati dal capo della Procura di Piacenza Grazia Pradella e dal pm della procura per i Minori arrivato nel pomeriggio di ieri da Bologna. Il ragazzino, rilasciato, è potuto tornare a casa.
La sua versione - secondo quanto riferisce il quotidiano Libertà - sarebbe di un gesto volontario da parte della ragazza, il cui corpo è stato trasportato all'Istituto di Medicina Legale di Pavia per l'autopsia.