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Quarta dose vaccino, chi deve farla. I medici: "Autunno a rischio"

E' calata la paura del virus. Scotti (Fimmg): "Se ci fosse un vaccino contro la bomba atomica gli italiani farebbero quello"

Bologna, 9 aprile 2022 - La primavera e l'allentamento delle regole anti Covid (dal primo maggio stop alle mascherine al chiuso e all'obbligo del Green pass) stanno mettendo in secondo piano la campagna vaccinale, e i medici di famiglia sono preoccupati per la "riluttanza" degli anziani e dei fragili a sottoporsi alla quarta dose, ossia il secondo booster di vaccino. 

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Il ragionamento dei più - vista anche l'esperienza dei due anni di pandemia - è semplice: ora che arriva l'estate e il clima caldo, il maledetto virus si arresterà: meglio aspettare prima di fare la quarta dose. Di certo la campagna vaccinale è al palo, è calata la paura del virus, soppiantata da quella per la guerra in Ucraina. "Se ci fosse un vaccino contro la bomba atomica gli italiani farebbero quello", dice il presidente dei medici di famiglia.  

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I medici di base preoccupati 

Il segretario nazionale della Federazione dei medici famiglia (Fimmg) Silvestro Scotti sottolinea come la pandemia preoccupi ormai davvero poco gli italiani: "Stiamo osservando una maggiore riluttanza da parte degli assistiti verso la vaccinazione anti Covid rispetto a tutte le dosi - spiega - Ed è prevedibile, anche da quello che percepiamo dai pazienti, una minore adesione verso la quarta dose nella popolazione che potrà farla. Lo abbiamo già visto per gli immunodepressi".

Ed ecco i motivi della preoccupazione: "Il pericolo è di avere un autunno ad alto rischio, peggiore degli altri, alla luce delle varianti, della stanchezza degli italiani distratti da molti altri problemi, e da una copertura vaccinale che si riduce". 

Gli italiani pensano alla guerra, non al Covid

"Recenti indagini - spiega Scotti - collocano il Covid, tra i problemi su cui pongono attenzione gli italiani, tra il decimo e il ventesimo posto, mentre la guerra è tra i primi, seguita dai problemi energetici, economici, politici. Se ci fosse un vaccino contro la bomba atomica, che inquieta molto, gli italiani farebbero quello. La vaccinazione dovrebbe far rima con 'ragione' - aggiunge Scotti - invece che con 'emozione', come invece accade adesso. Nel momento in cui quindi cala la tensione sul tema, la comunicazione si concentra su elementi diversi da quelli della scienza o i messaggi non sono chiari, si ha una ripercussione anche sull'adesione vaccinale. La fine dell'emergenza non significa fine della pandemia, questo forse non sempre è stato recepito".

Rischio di un autunno esplosivo

In autunno, quindi, la situazione potrebbe diventare esplosiva, con la ripresa stagionale della circolazione virale che si accompagnerà "alla riduzione dell'efficacia protettiva dei vaccini, la scarsa adesione delle popolazioni che ancora devono completare il ciclo o fare il secondo booster. Con queste premesse - conclude Scotti - potremmo avere una stagione davvero complicata, forse la più complicata. E' fondamentale riprendere al più presto uno sforzo per ridare vigore alla campagna vaccinale", ammonisce.

Quarta dose, chi deve farla

Ma per chi è prevista la quarta dose di vaccino anti-Covid? In Italia è consigliata "per le persone che abbiano compiuto o superato gli 80 anni di età, per gli ospiti delle Rsa e per coloro i quali siano inseriti nelle categorie a rischio e abbiano un'età compresa tra i 60 e i 79 anni".  Secondo una nota del ministero della Salute, di Aifa e Iss, "si raccomanda la somministrazione di una seconda dose di richiamo (secondo booster) con vaccino" anti-Covid "a mRna nei dosaggi autorizzati per la dose booster, purché sia trascorso un intervallo minimo di almeno 120 giorni dalla prima dose di richiamo", precisa. 

Quarta dose, chi sono i 'fragili'

Ecco l'elenco delle condizioni "di elevata fragilità" in presenza delle quali è indicata una quarta dose anche dai 60 ai 79 anni (la lista potrà essere aggiornata sulla base delle evidenze disponibili): - Malattie respiratorie: fibrosi polmonare idiopatica, malattie respiratorie che necessitino di ossigenoterapia. 

- Malattie cardiocircolatorie: scompenso cardiaco in classe avanzata (III - IV NYHA), pazienti post-shock cardiogeno.

- Malattie neurologiche: sclerosi laterale amiotrofica e altre malattie del motoneurone, sclerosi multipla, distrofia muscolare, paralisi cerebrali infantili, miastenia gravis, patologie neurologiche disimmuni. 

- Diabete/altre endocrinopatie severe: diabete di tipo 1, diabete di tipo 2 in terapia con almeno 2 farmaci per il diabete o con complicanze, morbo di Addison, panipopituitarismo. 

Malattie epatiche: cirrosi epatica. 

- Malattie cerebrovascolari: evento ischemico-emorragico cerebrale con compromissione dell'autonomia neurologica e cognitiva, stroke nel 2020-21, stroke antecedente al 2020 con ranking maggiore o uguale a 3. 

- Emoglobinopatie: talassemia major, anemia a cellule falciformi, altre anemie gravi.  Inoltre: fibrosi cistica, sindrome di Down, grave obesità (Bmi maggiore di 35). Disabilità (fisica, sensoriale, intellettiva e psichica): disabili gravi.  

Chi non deve fare la quarta dose

Inoltre al momento la quarta dose "non si applica ai soggetti che hanno contratto l'infezione da Sars-CoV-2 successivamente alla prima dose di richiamo", precisa la nota, che ribadisce  "la priorità di mettere in massima protezione tutti i soggetti che non hanno ancora ricevuto la prima dose di richiamo, e per i quali la stessa è già stata raccomandata e di promuovere, richiamandone l'assoluta importanza, la somministrazione della quarta dose vaccinale in tutti i soggetti con marcata compromissione della risposta immunitaria per cause legate alla patologia di base o a trattamenti farmacologici, e ai soggetti sottoposti a trapianto di organo solido". Si ricorda inoltre "che per quest'ultima categoria la somministrazione della quarta dose deve essere considerata equivalente a una dose di richiamo, consistendo il ciclo di vaccinazione primaria di tre dosi".