Bologna, 23 marzo 2023 – Torna l'ora legale in Italia: nella notte tra sabato 25 e domenica 26 marzo, infatti, sposteremo le lancette dell'orologio in avanti di un'ora. Come di consueto, si dormirà un’ora in meno, ma acquisteremo un’ora di luce naturale in più fino al 29 ottobre, quando torneremo all’ora solare.
Quando cambia l’ora
Di base cambiamo l’ora due volte l’anno: nell’ultimo weekend di marzo, durante la notte tra il sabato e la domenica, quando passiamo all’ora legale e spostiamo le lancette un’ora in avanti (e dormiamo un’ora in meno); e nell’ultimo weekend di ottobre, la notte tra sabato e domenica, quando ritorniamo all’ora solare (e dormiamo un’ora in più). Quest’anno, dunque, la notte del cambio dell’ora sarà tra il 25 e 26 marzo.
Gli effetti sul sonno
In molte persone il cambio dell’ora potrebbe provocare alcuni effetti collaterali in soggetti particolarmente sensibili, quali stress, diminuzione della concentrazione e qualche volta l’insonnia. Il cambio dell’ora non dovrebbe incidere direttamente sui disturbi del sonno; certo è che chi già ne soffre potrebbe venire disturbato, appunto, dallo spostamento delle lancette.
Col passaggio dall’ora solare all’ora legale in primavera, alcuni soggetti potrebbero soffrire di sonnolenza al mattino, mentre con il passaggio dall’ora legale all’ora solare in autunno, gli stessi potrebbero svegliarsi presto e soffrire di sonnolenza diurna.
Se si percepisce un impatto dell’ora legale sull’organismo questo dipende dal ritmo circadiano, ossia il normale orologio fisiologico di una persona che regola le funzioni cicliche del corpo. Cosa cambia l’ora legale nel nostro organismo?
Sostanzialmente, l’ora legale comporta che il sole sorge più tardi rendendo più difficoltoso il risveglio. Infatti, la melatonina, la sostanza che favorisce il sonno, viene sintetizzata nelle ore di buio; e se il buio aumenta e si prolunga nelle prime ore del mattino potrebbe provocare un rallentamento nel risveglio.
In maniera inversa, se la sera c’è più luce il nostro organismo potrebbe confondersi di nuovo e necessitare di più tempo per addormentarsi. Ad ogni modo, queste confusioni dell’organismo c’è chi le supera in un giorno, chi in un paio chi addirittura in tre settimane.
Cambio dell’ora: 5 consigli
Oltre ai soliti suggerimenti sui disturbi del sonno, potrebbero essere utili alcuni accorgimenti per risincronizzare l’organismo. Ecco 5 consigli.
La temperatura influisce molto sul sonno. Quando la temperatura corporea diminuisce, infatti, aumenta la sonnolenza. Pertanto, è necessario trovare una temperatura attorno ai 19 gradi che possa favorire il sonno. Per chi ha i piedi freddi un consiglio potrebbe dunque essere quello di indossare dei calzini, perché la percezione del freddo innescherebbe una contro-reazione dell’organismo il quale cercherebbe di surriscaldarsi. Allo stesso modo sono da evitare attività fisica prima di dormire o bagni troppo caldi.
L'attività fisica è comunque essenziale per un buon riposo. Fare regolare sport durante il giorno, infatti, consente all’organismo di gestire meglio lo stress e anche il cambio dell’ora.
Infine, protagonista nel ripristinare il ritmo circadiano è la luce. Non si direbbe, ma tra tutti è il fattore più potente nel sincronizzare l’orologio interiore e, essendo legata all’ormone del sonno, nel farci dormire (o meno). Come accennato, infatti, quando la luce diminuisce aumenta la melatonina; per questa ragione, è fondamentale evitare di guardare troppo la tv o i display del telefono, pc o tablet: la loro luce blu rallenterebbe la produzione di melatonina. Al contrario, è consigliabile esporsi al sole dal mattino per poi diminuire l’esposizione alla luminosità verso sera.
Per abituarsi all’ora legale, inoltre, si potrebbe cominciare a cambiare la routine del sonno già tre giorni prima del cambio dell’ora. Ad esempio, andando a letto dieci o venti minuti prima, anticipando così l’orario della sveglia. In questo modo, è più semplice gestire l’“ora in meno”.
Infine, se non si riesce a prender sonno o ci si risveglia durante la notte è meglio non rigirarsi nel letto ed è sconsigliato accendere luci o guardare display del cellulare. Un buon modo per favorire il sonno è quello di fare attività soft che non svegliano il corpo ma, al contrario, aiutano a stimolare la voglia di risposare come leggere qualche pagina di un libro o ascoltare un po’ di musica.