Bologna, 6 febbraio 2021 - Patti chiari: sono quelli che il governatore Stefano Bonaccini vuole stringere con gli emiliano romagnoli sul tema vaccini. "Evitiamo di illudere la popolazione – attacca in videoconferenza – e diciamo che siamo in grado di fare tutto quello che serve rispetto alle dosi che arriveranno. Possiamo arrivare a 45mila vaccinati al giorno, possiamo superare persino il milione al mese. E questo vorrebbe dire che noi saremmo in grado di vaccinare tutti entro l’estate, se le dosi ci fossero. Anche se pare che i ritardi accumulati sulle forniture cominciano a essere ridotti". E solo dopo essersi tolto i sassolini dalle scarpe sui ritardi e le riduzioni delle scorte, che non permettono di fissare con precisione l’agenda delle varie fasi, il presidente entra nel vivo della presentazione del piano vaccinale.
Prenotazione vaccino Covid: come si fa
Dal 15 gli over 80 potranno fissare l’appuntamento attraverso Cup, farmacie Cup, prenotazione telefonica, fascicolo sanitario elettronico, portale regionale Salute, mentre per le altre categorie la possibilità di prenotazione sarà attivata progressivamente. "Sicuramente entro febbraio e i primi di marzo, avremo completato la prima fase che riguarda oltre mezzo milione di emiliano romagnoli. Solo gli ultraottantenni sono oltre 360 mila. Poi si parte subito con l’altra parte della popolazione. Se si arrivasse attorno al 75% della popolazione – sottolinea Bonaccini – sarebbe immunità di gregge". Poi allarga il discorso: "Stiamo lavorando come Regioni anche dando la nostra garanzia di essere a fianco del Governo in caso si volesse intraprendere azioni legali con le case produttrici".
Il piano e le fasi della vaccinazione
Tocca a Raffaele Donini, assessore regionale alla Sanità, entrare nel dettaglio: "Stiamo studiando dinamicamente il programma e sono state individuate, seguendo le linee nazionali, le popolazioni target". Dopo gli operatori socio-sanitari, finora "sono state vaccinate 132.913 persone e di queste 89.364 hanno già completato il ciclo vaccinale con due dosi, per un totale di 222.277 vaccini". La seconda fase è basata su criteri anagrafici e di priorità: comprende la fascia d’età tra i 60 e i 79 anni, quasi un milione di cittadini, e persone con comorbilità severa, ossia con più malattie e fragilità, personale scolastico, docente e non docente, "ad alta priorità". Se i disabili al 100% non verranno inseriti a livello nazionale nella fase uno, in Emilia-Romagna saranno vaccinati con questo gruppo. La terza fase sarà rivolta a lavoratori di servizi essenziali, carceri e luoghi di comunità. Infine, la quarta comprende la popolazione dai 16 ai 59 anni. La Regione ha considerato quattro possibili scenari, in base alle consegne delle dosi.
E se già dalla prossima settimana arriveranno le dosi Astrazeneca, "a febbraio ne attendiamo 81mila e a marzo 172mila, si potranno vaccinare le categorie inserite nella fase tre – anticipa Donini – avviando un parallelismo": nel target rientrano le forze dell’ordine e il personale scolastico. "Non abbiamo difficoltà logistiche – assicura – faremo le vaccinazioni nei punti di maggiore afflusso, negli ospedali, nelle Case della salute e non escludiamo soluzioni come le cliniche mobili", mentre difficilmente spunteranno le ’primule’, anche se forse sorgerà "qualche struttura di questo genere anche qui". Infine, il team vaccinale standard, di 14-16 operatori, eseguirà 300 iniezioni in un turno di 6 ore. In attesa degli accordi con i medici di famiglia, si sa già che arriveranno anche 5.200 specializzandi per un mese ciascuno, circa 750 al mese.