Bologna, 23 gennaio 2022 - L'epidemia da Covid cresce in alcune province italiane, in altre si osservano segnali di discesa. Alcune città sono in fase di stasi mentre in altre zone l'apice della curva non è ancora stato raggiunto e l'aumento dei casi procede. Non è omogenea, in Italia, la situazione della pandemia da Coronavirus secondo l'analisi del matematico Giovanni Sebastiani, dell'Istituto per le Applicazioni del Calcolo 'M.Picone', del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr).
L'aggiornamento Bollettino Covid Marche
Ecco la situazione provincia per provincia, nella mappa evidenziamo quelle di Emilia Romagna, Marche e Veneto.
Tutte le province della Marche sono in fase di crescita frenata, sia Emilia Romagna che Veneto rilevano situazioni differenziate.
In Emilia Romagna ci sono due province, Ferrara e Piacenza, che ha già superato il picco e qui la pandemia decresce. Gran parte delle zone (Bologna, Forlì-Cesena, Modena, Parma, Ravenna) hanno raggiunto un plateau, resta la provincia di Rimini che è invece in fase di stasi.
In Veneto, Rovigo è l'unica provincia che ha già superato il picco. A Belluno, Venezia, Verona la pandemia è in fase di crescita frenata, peggiore la situazione a Padova, Treviso, Vicenza dove invece la crescita è ancora lineare.
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Province che hanno oltrepassato il picco e sono in decrescita
Cosenza, Vibo Valentia, Avellino, Benevento, Caserta, Napoli, Salerno, Ferrara, Rieti, Sondrio, Campobasso, Sassari, Sud Sardegna, Catania, Rovigo, Verbano Cusio Ossola. In discesa, ma debolmente, anche Crotone e Piacenza.
Province in fase di descrescita frenata
Anche queste province hanno ormai otrepassato il picco: Chieti, Bergamo, Como, Lecco, Lodi, Milano, Monza e della Brianza, Pavia, Varese, Agrigento, Caltanissetta, Palermo, Siracusa, Arezzo, Firenze, Massa Carrara, Terni.
Province in fase di stasi
Queste province hanno già superato le due fasi precedenti ovvero hanno oltrepassato il picco e hanno avuto una discesa frenata: Catanzaro, Rimini, Genova, Imperia, La Spezia, Savona, Brescia, Cremona, Enna, Ragusa, Trapani, Lucca, Pisa, Pistoia, Prato, Siena e Aosta.
Province in fase di risalita
Dopo avere superato il picco e avere avuto una discesa frenata, la curva sta risalendo in quattro province: Potenza, Viterbo, Messina, Perugia. Dopo avere raggiunto un plateau, è in crescita la provincia di Roma.
Province in fase di crescita debole
Reggio Emilia e Frosinone
Province che hanno raggiunto un plateau
Dopo una frenata della crescita, hanno raggiunto un plateau L'Aquila, Pescara, Teramo, Bologna, Forlì-Cesena, Modena, Parma, Ravenna, Latina, Asti e Nuoro).
Province quasi al picco
Sono in crescita frenata e hanno quasi raggiunto il picco Isernia, Alessandria, Cuneo, Novara, Vercelli.
Province in fase di crescita frenata
Bolzano, Reggio Calabria, Udine, Ancona, Ascoli Piceno, Fermo, Macerata, Pesaro e Urbino, Biella, Torino, Bari, Barletta-Andria-Trani, Brindisi, Foggia, Lecce, Taranto, Cagliari, Belluno, Venezia, Verona. È in una fase di crescita debole Trento.
Province in fase di crescita brusca
Matera e Oristano.
Province in fase di crescita lineare
Mantova, Grosseto, Livorno, Padova, Treviso, Vicenza.
Province in fase di crescita accelerata
Gorizia, Pordenone e Trieste.
Come si legge la foto di Fondazione Gimbe
L’incrocio dei quadranti indica i valori medi a livello nazionale.
L’asse orizzontale indicato i nuovi casi (incidenza) per 100.000 abitanti nelle ultime 2 settimane. Questo valore permette di stimare quanti casi, in un determinato periodo, sono positivi e potrebbero quindi trasmettere il contagio. L’asse verticale rappresenta l’incremento percentuale dei casi nell’ultima settimana. Questo valore indica la velocità di crescita dei nuovi casi.
Nei riquadri rosso e verde si posizionano le Regioni con numero di nuovi casi per 100.000 abitanti nelle ultime 2 settimane e incremento percentuale dei casi nell’ultima settimana, rispettivamente, superiori e inferiori alla media nazionale.
Nel riquadro giallo si collocano le Regioni con valori superiori alla media nazionale per nuovi casi per 100.000 abitanti nelle ultime 2 settimane (quindi con la vasca del lavandino più piena), ma con un incremento percentuale dei casi nell’ultima settimana inferiore alla media nazionale (l’acqua esce dal rubinetto meno velocemente).
Nel riquadro arancione si trovano le Regioni con valori inferiori alla media nazionale per nuovi casi per 100.000 abitanti nelle ultime due settimane (il contenuto di acqua nella vasca è minore), ma l’incremento percentuale dei casi nell’ultima settimana è superiore alla media nazionale (ovvero dal rubinetto fuoriesce l’acqua più velocemente con il rischio di strabordare nel riquadro rosso).