Ancona, 3 maggio 2020 - Parrucchieri, barbieri ed estetiste al lavoro dal 14 (o dal 18 per non creare confusione nelle date di riapertura delle attività commerciali), previa simulazione che si terrà martedì ad Ancona con le autorità sanitarie.
Aggiornamento: la possibile riapertura slitta al 18 maggio
Già da domani riparte invece l’attività di toelettatura di animali visto che "potrebbero insorgere anche problemi di carattere igienico-sanitario perché quelle operazioni non possono essere effettuate dai proprietari".
La giunta Ceriscioli ieri, dopo un serrato confronto con le associazioni di categoria seguito dall’assessore regionale Manuela Bora, ha definito un protocollo che anticipa la riapertura rispetto al primo giugno indicato dal premier Conte, e stabilisce le regole da rispettare e far rispettare ai clienti.
Apertura anticipata rispetto al calendario nazionale e con orario flessibile, anche di sera e nei festivi. L’orario è stato fissato dalle 8 alle 21.30. Si potrà lavorare solo su appuntamento (vietate anche le attese fuori dal negozio) e con l’obbligo di mascherina per cliente (prevista la dotazione di mascherine cortesia all’ingresso del negozio) ed estetista o parrucchiere.
Leggi anche Coronavirus, le Faq sulla fase 2. Congiunti e spostamenti, tutte le risposte
Camici monouso o assimilabili, obbligo di mascherine e uso di pannelli in plexiglass con apertura nel caso di trattamenti estetici che non consentono il distanziamento. Ad esempio per la manicure cliente ed estetista saranno separate da un pannello che consente di infilare la mano. E poi ancora igienizzazione dei locali e degli arredi, lavaggio giornaliero degli indumenti e teli ad alta temperatura (60-90°) con prodotti igienizzanti.
Tra un appuntamento e l’altro dovranno esserci almeno 20 minuti per la sanificazione e ventilazione dell’ambiente e degli strumenti. Non ci sarà l’obbligo di misurazione della temperatura all’ingresso, ma la raccomandazione da fare al telefono ai clienti di rinunciare in caso di febbre o di sintomi influenzali.
Tutto però è subordinato alla simulazione che di terrà martedì, quando i dipendenti di due attività di Ancona si fingeranno clienti per verificare la fattibilità delle misure messe nero su bianco. Ci saranno anche le associazioni di categoria a verificare la simulazione che "qualora dovesse risultare negativa – si legge nel decreto – sospenderà l’entrata in vigore delle disposizioni fino all’ottenimento di una procedura standard e positiva".
Potranno riaprire da domani invece gli artigiani che lavorano da soli e la cui attività non è aperta al pubblico, ad esempio i calzolai. "Il Dpcm del 26 aprile – si legge nel decreto del presidente Ceriscioli – nel dettare gli step di ripartenza per le molte attività non ha fissato una data precisa per la riapertura di centri estetici, parrucchieri, toelettatura, non tenendo in considerazione che un ulteriore periodo di chiusura provocherebbe un danno economico rilevante al settore, anche con il rischio di chiusure. Si tratta di servizi ad uso molto diffuso tra la popolazione, tanto che, in ragione della loro sospensione, si è evidenziata la crescita del fenomeno dell’abusivismo che comporta anche rischi sanitari".