REDAZIONE CRONACA

Nuova ordinanza Marche, Acquaroli: "Presto un provvedimento anti assembramento"

Il presidente della Regione Marche: "La stagione è lunga, il Covid potrà essere un rischio che ci porteremo dietro. Dunque dobbiamo fare attenzione a imparare a conviverci rispettando regole di buonsenso che possano evitare di far crescere la curva dei contagi"

Francesco Acquaroli

Ancona, 17 novembre 2020. Potrebbe arrivare un'ordinanza anti assembramento nelle Marche. Lo annuncia il Governatore Francesco Acquaroli  a margine della seduta del Consiglio regionale.

Aggiornamento 
Approfondisci:

Nuova ordinanza Marche: cosa cambia dal 21 novembre. Testo in Pdf

Nuova ordinanza Marche: cosa cambia dal 21 novembre. Testo in Pdf

Il punto Zona arancione: le regole e i divieti - Marche in zona arancione, Acquaroli: "Scelta schizofrenica contro di noi" - Zona rossa Covid nazionale a Natale? Acquaroli punta a riaprire

Nel pomeriggio il presidente incontrerà sindacati e associazioni anche per condividere questo tipo di soluzione. "Crediamo che questa ordinanza sia più che mai attuale - osserva Acquaroli - passando da zona gialla ad arancione, nella regione i cambiamenti sono stati l'impossibilità, salvo comprovate  motivazioni di salute o lavoro, di cambiare comune e la chiusura dei ristoranti e dei bar. Di fatto - prosegue - non si va a combattere quelle situazione dove purtroppo i cittadini, anche involontariamente, creano assembramento e c'è una possibilità per il virus di passare da persona a persona». «Fra tutti questi provvedimenti - continua - proprio quelli contro gli assembramenti sono i provvedimenti più sensati. Siccome riteniamo che l'ordinanza ' arancione'  abbia un effetto poco incisivo su questo tipo di atteggiamenti, riteniamo di prendere quel tipo di atteggiamento a tutela della salute dei cittadini anche perché non vorremmo trovarci tra due settimane a dover discutere di una situazione borderline - conclude - ma vorremmo mettere in campo tutte le forze e le energie per coinvolgere i cittadini a superare questa fase".

Il bollettino Covid, la situazione dei contagi, delle vittime e le percentuali nelle Marche 

"Se io mi dirigo verso un posto in cui c'è una folla importante che non mi consente il distanziamento, non ci vado: - ha esemplificato il presidente della Regione Marche -.Sii tratterà di un'ordinanza di buon senso. Se vediamo chiuse attività commerciali di bar e ristoranti, se non possiamo cambiare comune, se vediamo tante penalità che hanno un peso importantissimo e ricadute pesante sull'economia anche locale, d'altra parte il buonsenso ci consiglia di evitare gli assembramenti". "Altrimenti - ha proseguito - diventa veramente difficile. Anche perché la stagione è lunga, il Covid in questo autunno e inverno potrà essere un rischio che ci porteremo dietro. Dunque dobbiamo fare attenzione a imparare a conviverci rispettando delle regole di buonsenso e civiltà comune che possono evitare la curva di tornare a crescere".

Il presidente vuole in ogni caso condividere con associazioni e sindacati " il passaggio e l'importanza di un'ordinanza che possa andare a sopperire alle carenze dell'ordinanza del ministero della Salute e possa dare un aiuto vero e sostanziale alla sanità e alla sicurezza dei marchigiani. "Il problema quindi -  ha concluso Acquaroli - non è se uno passa da un comune all'altro ma il rispetto di certe norme di sicurezza".