Bologna, 24 gennaio 2022 - Il tanto atteso vaccino anti Covid Novavax - quello che potrebbe convincere a immunizzarsi chi è contrario ai nuovi vaccini a mRna come Pfizer e Moderna - è in arrivo anche in Italia. La tempistica è ancora vaga: le prime scorte sono previste a febbraio, intorno a metà mese, data confermata anche dalla Regione Lazio, che sembra al momento la più organizzata nel piano di somministrazione. Il punto è: sarà possibile prenotare proprio il vaccino Novavax o i recalcitranti dovranno accettare, per le prime dosi, qualsiasi tipo di vaccino?
Novavax, entro il 10 febbraio le prime dosi in Italia
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Mentre la Regione Marche conferma l'arrivo delle dosi intorno al 15 febbraio e sembra ventilare la possibilità di riservare il vaccino agli indecisi, l'Emilia Romagna al momento è in attesa e non si esprime né sulla data nè sull'opportunità di permettere prenotazioni specifiche di Novavax. In Lazio il siero sarà destimìnato alle prime dosi degli over 18, quindi presumibilmente ai più timorosi nei confronti di Pfizer o Moderna, mentre in Lombardia Bertolaso lo dice chiaro e tondo: scegliere non sarà possibile.
La notizia dell'arrivo di Novavax, ricordiamolo, interessa soprattutto le persone che, ancora vaccinate, sperano che il Novavax sia a disposizione in tempi stretti, anche perché il 15 febbraio il Green pass rafforzato (che si ottiene solo da vaccino o guarigione) sarà obbligatorio nel posto di lavoro per tutti gli over 50.
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Novavax, la situazione in Lazio
Il Lazio sembra la regione al momento più avanti, destinata forse a fare da apripista: si sa che il vaccino proteico verrà somministrato in 15 hub, di cui 7 a Roma. Inoltre le dosi di Novavax saranno riservate solo per le prime somministrazioni degli over 18. Il richiamo verrà effettuato dopo 21 giorni. In Italia "la consegna è stato spostata alla prima decade di febbraio", ha spiegato l’assessore regionale alla Sanità del Lazio, Alessio D’Amato.
Marche, Saltamartini: "Novavax è per chi ha dubbi"
L'assessore alla Sanità delle Marche Filippo Saltamartini suggerisce che Novavax potrebbe piacere a chi finora non si è vaccinato per paura dei nuovi preparati. "L'arrivo del nuovo vaccino Novavax (basato su proteine ricombinanti) è previsto per metà febbraio - ha detto - per le prime dosi e per coloro i quali hanno avuto dubbi sui vaccini vettoriali e a base Rna".
Novavax, nessuna scelta in Lombardia
Anche in Lombardia arriverà "probabilmente" a febbraio, fa sapere il responsabile della campagna vaccinale Guido Bertolaso, sottolineando però che, come succede per gli altri vaccini, non si potrà scegliere se farsi inoculare Novavax al posto di Pfizer o Moderna. In pratica, insiste Bertolaso, anche con il nuovo vaccino "funzionerà come ora: si fa il vaccino che è disponibile. Quando ci daranno il vaccino, sarà inserito fra quelli utilizzati", non si potrà chiederne uno rispetto a un altro.
Arriva vaccino Novavax: come funziona e come sarà usato in Lombardia
“Nessuno pensi – ha ribadito – che non ci si vaccina oggi in attesa di poter utilizzare il vaccino che arriverà domani perché questo il Lombardia non sarà possibile. Siamo tutti uguali, i vaccini sono tutti uguali, ognuno di noi ha il diritto di essere vaccinato con i vaccini che vengono forniti dalla struttura commissariale sulla base delle prenotazioni. E questa è la procedurà che noi utilizzeremo in Lombardia per il Novavax”.
La decisione ha già provocato polemiche: "Sbagliato non lasciare libertà di scelta sui vaccini - dice la consigliera regionale del Pd Carmela Rozza - L'arrivo di Novavax è senz'altro una buona notizia perché amplia l'offerta di vaccini. Quello che è sbagliato è non lasciare ai cittadini la possibilità di scegliere tra quelli a disposizione. Al momento non c'è un problema di forniture e quindi non è necessaria una tale imposizione. Il rischio, e lo dico per quello che ho visto da infermiera volontaria vaccinatrice, è che molti cittadini rifiutino di vaccinarsi. Era già successo quando era stato imposto l'utilizzo di Astrazeneca agli over 60. Allora moltissimi, soprattutto donne, che pure avevano prenotato la somministrazione, si rifiutarono di ricevere la dose di fronte all'offerta obbligata di Astrazeneca".
Perché Novavax è il vaccino degli indecisi
Novavax non impiega la tecnica a m-Rna di Pfizer e Moderna e per questo motivo potrebbe rassicurare e convincere tanti scettici e anche qualcuno dei più irriducibili critici del vaccino contro il Covid-19. La vaccinazione prevede un ciclo vaccinale primario di due dosi a distanza di tre settimane l’una dall’altra. Il Novavax - nome commerciale Nuvaxovid - si basa sulla tecnologia delle proteine ricombinanti, già usata da decenni per altri vaccini, come quello già in uso contro l'epatite B e il papilloma virus, e contiene la proteina Spike, che si trova sulla superficie delle cellule del virus ed è in grado di stimolare la risposta immunitaria.
L’efficacia del Novavax
La Commissione tecnico scientifica dell'Aifa ha messo a disposizione i dati disponibili sul vaccino Nuvaxovid: hanno mostrato una efficacia di circa il 90% nel prevenire la malattia sintomatica anche nella popolazione di età superiore ai 64 anni.