Bologna, 23 novembre 2021 - Calma piatta in Emilia Romagna, qualche bella novità nelle Marche (qui la guida 2021) e una cascata di nuove stelle su Campania, Venezia e Sardegna. L'edizione 2022 della guida ai ristoranti più letta e temuta dagli chef è stata presentata questo pomeriggio con il consueto spettacolone un po' hollywoodiano, trasmesso in streaming da Corte Franca, in Franciacorta.
Il nuovo elenco dei Bib Gourmand: Emilia Romagna al top - Solo conferme per Bologna e provincia
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Davvero poche le novità. Gli undici cuochi al top, con tre stelle, sono sempre gli stessi, da Bottura a Norbert Niederkofler, ultimo arrivato tra gli eletti, con buona pace di Antonino Cannavacciuolo e molti suoi speranzosi colleghi. La nuova stella a due ristoranti di Porto San Giorgio (l'Arcade e il Retroscena, quest'ultimo entrato in guida appena un anno fa) conferma la vivacità e la crescita delle Marche, anche se il risultato del bravissimo Moreno Cedroni, cuoco della Madonnina del Pescatore di Senigallia, ha smentito i pronostici della vigilia che davano lo chef anconetano in pole position tra i papabili per il terzo 'macaron'. Senigallia, con le tre stelle confermate a Mauro Ulissi e le due di Cedroni, resta comunque una piccola grande capitale dell'alta ristorazione italiana. Confermata la stella dell'Andreina a Loreto e di Nostrano a Pesaro.
In un periodo in cui la pandemia mette a dura prova la creatività e la costanza di chef e ristoratori, è comprensibile che la Michelin decida col contagocce le promozioni e stia molto attenta a sentenziare retrocessioni. Il risultato è una guida molto simile a quella dell'anno scorso, con un picco di assoluta immobilità in Emilia Romagna (qui l'elenco delle 23 stelle). Il miglior locale della regione resta l'Osteria Francescana di Massimo Bottura. Precede ancora una volta le due stelle di Alberto Faccani al Magnolia di Cesenatico e quelle del San Domenico di Imola che Max Mascia, col suo storico zio Valentino Marcattilii, mantiene a grandi livelli di moderna cucina tradizionale.
Tutti i ristoranti premiati lo scorso anno con una stella si sono visti confermare la valutazione tranne il Marconi di Sasso Marconi, che ha cambiato radicalmente l'offerta. Restano dunque a una stella L'Erba del re a Modena, Cà Matilde a Rubbianino nel Reggiano, Arnaldo a Rubiera, Parizzi e Inkiostro a Parma, l'Antica corte pallavicina a Polesine Parmense, il Nido del picchio a Carpanero Piacentino, la Palta a Borgonovo Val Tidone (Piacenza) La Capanna di Eraclio a la Zanzara a Codigoro, Da Gorini a San Piero in Bagno, La Buca a Cesenatico, Abocar due cucine a Rimini, Guido a Miramare, l'Osteria del povero diavolo a Torriana, il Piastrino a Pennabilli e altri quattro locali a Bologna e provincia: i Portici in via Indipendenza, Amerigo a Savigno, Agostino Iacobucci a Castel Maggiore. A proposito dei Portici, fa piacere che Emanuele Petrosino (l'ottimo cuoco che ha lavorato con successo nella cucina di via Indipendenza) abbia immediatamente ottenuto la stella col suo nuovo locale: Bianca sul lago, a Oggiono nel Lecchese, sulle rive del Lago di Annone.
Come ogni anno la Michelin offre il fianco a un'immancabile scia di polemiche, delusioni e rimpianti. Il giudizio della guida su Bologna e complessivamente sulla regione resta liquidatorio e severo. Nessuna nuova stella accesa è l'ennesimo triste segnale: l'Emilia Romagna, con qualche luminosa eccezione, resta ai margini della grande ristorazione nazionale. Anche quest'anno è la regione che ha il più alto numero di 'bib gourmand' (il simbolo con cui la Michelin premia i locali con cucina di qualità a prezzo contenuto) ma di nuovi Bottura o Faccani non ne spuntano da anni.
Colpa della Michelin o colpa degli incompresi ristoratori nostrani? Il dibattito è talmente vecchio e ripetitivo che forse non vale la pena di essere nemmeno riaperto. Della Michelin si è detto di tutto. Qualche giornale l'ha definita una fake news annuale. Altri continuano a scagliarsi contro la lentezza e la miopia delle sue scelte, o contro l'esiguità del suo plotoncino di ispettori-giudici. Che le guide siano in crisi lo sappiamo da anni, ma la Rossa rimane pur sempre la più temuta e la più importante (anche per i fatturati di certi ristoranti). I motivi sono tanti, a cominciare dalla debolezza della concorrenza.
Veneto al quinto posto: 5 nuove stelle
E' andata meglio in Veneto, che quest'anno colleziona 36 stelle - 5 in più dell'anno scorso - e si piazza al quinto posto a livello nazionale: è la seconda regione più premiata del 2022. Nelle Marche (qui il sunto della guida 2021) il paese di Porto San Giorgio, 16mila abitanti in provincia di Fermo, ottiene due nuove stelle. Tornando all'Emilia Romagna, ricordiamo le tre stelle dell'Osteria Francescana (Massimo Bottura) e le due di Magnolia a Cesenatico (Alberto Faccani) e del San Domenico di Imola (Max Mascia e Valentino Marcattilii).
In totale da quest'anno in Italia ci sono 239 ristoranti con una stella Michelin, 38 con due e 11 con tre stelle Michelin, per un totale di 378 ristoranti stellati. .Nella classifica per regioni sul podio Lombardia, Campania e Piemonte, mentre le province dove si mangia meglio sono Napoli, Roma e Bolzano.
La pioggia di stelle Michelin 2022
Pioggia di stelle sull'Italia: sono 33 i nuovi ristoranti insigniti di una stella, mentre sono due i ristoranti insigniti con le due stelle Michelin: il primo, guidato dallo chef Giuseppe Iannotti, è il ristorante Krèsios di Telese Terme. Il secondo, è il ristorante Tre Olive dello chef Giovanni Solofra, che non aveva prima alcuna stella. Entrambi i nuovi Due Stelle sono in Campania, regione che si è aggiudicata ben 8 riconoscimenti.
Confermati tutti i tre stelle
I tre stelle Michelin, infatti, sono stati tutti confermati e sono Piazza Duomo ad Alba (CN), Da Vittorio a Brusaporto (BG), St. Hubertus, a San Cassiano (BZ), Le Calandre a Rubano (PD), Dal Pescatore a Canneto Sull`Oglio (MN), Osteria Francescana a Modena, Enoteca Pinchiorri a Firenze, La Pergola a Roma, Reale a Castel di Sangro (AQ), Mauro Uliassi a Senigallia (AN) e Enrico Bartolini al MUDEC a Milano. Il premio Giovane Chef va a Primo Restaurant, chef Solaika Marrocco di Lecce, che prende anche la sua prima stella Michelin.
L'elenco completo dei nuovi 32 ristoranti a 1 stella
Ecco l'elenco completo dei ristoranti insigniti con una stella, tra cui spiccano 5 nuovi ristoranti a una stella in Campania, 2 in Calabria, 3 in Sardegna, 4 in Lombardia e 5 in Veneto. Due nuovi ristoranti stellati sono addirittura nella stessa cittadina, Porto San Giorgio, in provincia di Fermo, nelle Marche. Un solo nuovo ristorante a una stella in Sicilia.
- Giuseppe Molaro di Contaminazioni restaurant a Somma Vesuviana
- Li Galli, chef Savio Perna, di Positano
- ristorante Hyle, chef Antonio Biafora, di San Giovanni in Fiore (Cosenza)
- Area Restaurant, chef Paolo Barrale, a Napoli
- Rear restaurant, chef Francesco Franzese, di Nola
- Chef Luigi Lepore del ristorante omonimo di Lamezia Terme
- Cannavacciuolo Countryside di Vico Equense, chef Nicola Somma del
- Mater1apr1ma di Fabio Verrelli D'Amico a Pontinia (Latina)
- Osteria Acquarola, chef Alessandro Bellingeri, a Bolzano
- 1908, chef Stephan Zippl a Renon (Bolzano) che prende anche una Stella Verde
- ristorante San Giorgio, chef Graziano Caccioppoli, a Genova
- Orto, chef Jorg Giubbani, a Moneglia (Genova)
- L'Arcade di Sergeev Nikita a Porto San Giorgio
- Retroscena di Richard Abouzaki e Pierpaolo Ferracuti a Porto San Giorgio
- Ristorante Bianca sul lago di Emanuele Petrosino a Oggiono
- Felice Lo Basso home and restaurant di Felice Lo Basso a Milano
- La Speranzina, chef Fabrizio Molteni a Sirmione (Brescia)
- Osteria degli Assonica, chef Alex e Vittori Manzoni di Sorisole (Bergamo)
- Somu, di Salvatore Camedda, ad Arzachena
- Gusto by Sadler, chef Claudio Sadler, a San Teodoro (Sassari)
- Fradis Minoris di Francesco Stara a Pula (Cagliari) che prende anche la Stella Verde
- Nazionale, chef Fabio Ingallinera e Fabrizio Macario a Cuneo
- Unforgettable di Christian Mandura a Torino
- Octavin di Luca Fracassi ad Arezzo
- L'acciuga, chef Marco Lagrimino, di Perugia
- La Favellina, chef Federico Pettenuzzo, a Malo (Vicenza)
- Local, chef Matteo Tagliapietra a Venezia
- Locanda le 4 ciacole, chef Francesco Baldissarutti a Roverchiara (Verona)
- Wistèria, chef Simone Selva a Venezia
- Zanze XVI, chef Stefano Vio a Venezia
- Gagini Restaurant, chef Mauricio Villo a Palermo
- Porta di Basso, chef Domenico Cilenti, a Peschici (Foggia)
- Primo Restaurant, chef Solaika Marrocco di Lecce, che prende anche il premio Giovane Chef 2022
I ristoranti che non confermano la stella
La Stua de Michil (Alta Badia, BZ), L'aria (Blevio, CO), Le Colonne (Caserta, CE), Le Petit Bellevue (Cogne, AO), La taverna (Colloredo di Monte Albano, UD), Ora d'Aria (Firenze), Villa Giulia (Gargnano, BS), It (Milano), Ambasciata (Quistello, MN), La fenice (Ragusa), Bistrot 64 (Roma), Il Ridotto (Venezia), Osteria da Fiore (Venezia), Il Portale (Verbania/Pallanza, VB) Cinaiza da Christiane Manuel (Vercelli).
La classifica per regioni e province
Nella classifica delle stelle per regioni, la Lombardia mantiene la leadership grazie ai 56 ristoranti ed ai 4 nuovi stellati. La Campania si aggiudica invece il record annuale di novità, issandosi al secondo posto con 48 ristoranti. Di conseguenza il Piemonte, 1 novità e 45 ristoranti, scende sul gradino più basso del podio mentre con una new-entry e 41 ristoranti, la Toscana scala in quarta posizione davanti al Veneto che a fronte del totale di 36, è la seconda regione più premiata del 2022 grazie a 5 nuovi ristoranti stellati presenti in guida.
Tra le province, Napoli si conferma prima per distacco con 30 ristoranti seguita da Roma in seconda posizione con 20 e quindi da Bolzano; terza a quota 19 ristoranti davanti a Cuneo con 18. Milano scivola in quinta posizione con 16 ristoranti stellati.
"Il nostri Ispettori hanno osservato una sorprendente energia, perché nonostante tutte le difficoltà che i ristoranti hanno attraversato e le sfide che stanno ancora affrontando, il livello e gli standard qualitativi sono talmente elevati da registrare il più alto numero di ristoranti stellati mai raggiunto in Italia, e possiamo essere molto fiduciosi per il futuro considerato il numero di giovani chef stellati di questa edizione", ha detto Gwendal Poullennec, direttore internazionale della Guida Michelin.
La stella verde: ecco i 15 premiati
Nessun ristorante di Emilia Romagna o Marche si aggiudica quest'anno il premio sostenibilità, mentre il Veneto guadagna due stelle. Ecco la lista, a conferire i premi è stata Federica Pellegrini. Ps Ristorante a Cerreto Guidi (Firenze) Mater terrae di Roma Antica locanda al cervo di San Genesio (Lecco) Lerchner`s in Rungeen a San Lorenzo di Sebato (Bolzano) Agritur El mas di Moena (Trento) Osteria enoteca Gambrinus a San Polo di Piave (Treviso) Venissa a Venezia Sanbrite Agricucina a Cortina d'Ampezzo (Belluno) Le Trabe di Paestum (Salerno) Signum a Salina Aminta Resort a Gennazzano (Roma) La Cru di Romagnano (Trento) La Preséf a Mantello (Sondrio) ristorante Casamatta a Manturia (Taranto) ristorante Terra a Sarentino (Bolzano).