DONATELLA BARBETTA
Cronaca

Michele Guzzo morto dissanguato a Parma, recisa l’arteria femorale: cos’è

Lo chef deceduto mentre scavalcava un cancello. Mauro Gargiulo, direttore della Chirurgia vascolare metropolitana di Bologna, spiega come soccorrere una persona ferita al vaso sanguigno così fondamentale per il nostro corpo

Bologna, 13 marzo 2023 - Che cos'è l'arteria femorale e perché è così importante per il corpo umano? Domande che abbiamo rivolto al professor Mauro Gargiulo, direttore della Chirurgia vascolare metropolitana di Bologna, in seguito alla tragica vicenda dello chef di Parma, Michele Guzzo, morto a 28 anni perché un'inferriata gli avrebbe reciso l'arteria femorale.

Il professor Mauro Gargiulo, direttore della Chirurgia vascolare metropolitana di Bologna
Il professor Mauro Gargiulo, direttore della Chirurgia vascolare metropolitana di Bologna

Professor Gargiulo, dove è localizzata l'arteria femorale?

"Parte dalla regione inguinale ed è abbastanza superficiale, quindi un corpo estraneo fendente è in grado di poterla danneggiare", risponde il chirurgo appena uscito da una sala operatoria dell'Irccs Sant'Orsola di Bologna.

Qual è il suo ruolo?

"E' un vaso sanguigno fondamentale, perché garantisce la vitalità dei tessuti dell'arto inferiore, più semplicemente, porta sangue alla gamba. Possiamo dire che è una prosecuzione dell'aorta, poi a livello dell'addome si divide nelle arterie iliache e più giù cambia nome e diventa femorale all'altezza dell'inguine".

Le capita spesso di vedere danni all'arteria femorale?

"Ci sono casi legati a traumi, come è accaduto allo chef, oppure ad aggressioni con coltello per esempio. Penso alla donna aggredita lo scorso dicembre in città, in via Rialto, e operata all'ospedale Maggiore dai miei collaboratori e salvata per la lesione della carotide".

Se ci trova davanti a una persona ferita all'arteria femorale, che cosa bisogna fare per soccorrerla in modo adeguato?

"Comprimere immediatamente con forza la zona dell'inguine danneggiata e poi trasportare la vittima in ospedale e in sala operatoria nel più breve tempo possibile".

Il chirurgo che cosa farà?

"Si occuperà di ricostruire l'arteria se il taglio è netto, mentre se la parete è sfrangiata si prende dalla vena safena del paziente del materiale per la ricostruzione. E per far sì che il sangue non esca, a monte e a valle si chiude l'arteria con degli strumenti chiamati clamp".