Bologna, 6 ottobre 2021 - Il rapido aumento del prezzo del metano (che in alcune zone d'Italia è arrivato a toccare anche i due euro al chilo, se non qualcosa di più) è un’emergenza che rischia di travolgere l’intero settore dei trasporti su strada, con gravi ripercussioni non solo sul milione di utenti di questo carburante, ma anche sulle aziende che operano nel settore del metano.
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“Nel corso del 2021 e in particolare negli ultimi mesi – sottolinea Flavio Merigo, presidente di Assogasmetano – la ripresa economica internazionale ha portato con sé un aumento generalizzato dei prezzi di tutte le materie prime e delle fonti energetiche (tra le quali anche il metano, ndr). A partire dalla primavera, le quotazioni del metano hanno iniziato a crescere in modo esponenziale, raggiungendo livelli mai visti in precedenza. Purtroppo, ad oggi, questa dinamica non presenta segni di attenuazione e l’emergenza si riversa sulle aziende operanti nel settore della distribuzione di metano che si vedono, purtroppo, costrette ad applicare consistenti aumenti ai prezzi di vendita al pubblico. Detti aumenti spesso non sono sufficienti a coprire l’incremento di costo della materia prima poiché i rialzi sono quotidiani. In alcuni casi le aziende che possono contare su contratti firmati precedentemente al verificarsi di questa situazione di crisi, possono applicare prezzi più contenuti e congruenti con il costo di acquisto. Per questi motivi e non perché siano in atto delle speculazioni l’utente può trovare, nei punti vendita, dei prezzi alla pompa anche molto diversi tra loro sia per CNG che LNG”.
“Assogasmetano è fortemente impegnata nella ricerca di soluzioni immediate per il contenimento degli effetti negativi di questa crisi – prosegue Merigo – e nel contempo si è fatta parte attiva, insieme alle altre associazioni che operano nella distribuzione del metano per autotrazione, per identificare, con le Istituzioni, le misure più opportune da applicare con prontezza. A tal fine già il 20 settembre scorso, abbiamo inviato una nota congiunta al Presidente del Consiglio ed ai Ministri interessati, chiedendo l’adozione di provvedimenti urgenti per arginare l’incremento del prezzo. Inoltre, a brevissimo, sarà invitata una richiesta urgente di incontro con le Direzioni Ministeriali competenti in materia. Nel mentre, abbiamo richiesto al comitato di gestione del Fondo bombole metano di intervenire affinché possa essere ridotta o temporaneamente annullata la quota di contributo applicata su ogni Kg di metano venduto. Infine abbiamo richiesto al MEF di poter applicare quanto già deliberato con il Decreto Legge 'Salva-bollette', pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 27 settembre scorso, affinché l’Iva agevolata al 5%, possa essere applicata anche al metano usato in autotrazione, onde poter consentire all’utente finale di usufruire del conseguente risparmio. ovviamente tali azioni straordinarie dovrebbero essere mantenute fino a quando non si verifichi, nei mercati, un’inversione di tendenza dell’aumento dei prezzi e che il costo della materia prima si avvicini ai valori di pre-crisi. secondo varie stime e analisi di mercato di questi giorni, si può ragionevolmente sperare che questo avvenga nel giro di alcuni mesi”.