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Mascherine all'aperto addio: un altro passo verso la normalità

Da oggi non sono più obbligatorie, ma bisogna portarle con sé. E sempre oggi inizia il weekend in cui si torna a ballare in discoteca

Bologna, 11 febbraio 2022 - E' cominciato anche in Italia - come nel resto d'Europa - il lento viaggio verso il ritorno alla normalità dopo due anni di emergenza Covid. Dopo l'alleggerimento della quarantena, anche a scuola, il prossimo passo scatta alla mezzanotte di oggi: si potrà dire addio alle mascherine all'aperto. Una novità attesa da molti, che ha una sua valenza simbolica di 'liberazione', una svolta con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dell'ordinanza firmara dal ministro della Salute Roberto Speranza.

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Il quale comunque resta cauto: non è più obbligatorio indossare la mascherina all'aperto, ma ma bisognerà comunque portarla sempre con sé, per indossarla in caso di affollamenti o per entrare nei locali: fino al 31 marzo infatti rimane l'obbligo di indossare le mascherine nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private.

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L'ordinanza sulle mascherine

Ecco il testo dell'ordinanza: "Fino al 31 marzo 2022 è fatto obbligo sull'intero territorio nazionale - si legge all'articolo 1 - di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private. Fermo restando quanto diversamente previsto da specifiche norme di legge o da appositi protocolli sanitari o linee guida, nei luoghi all'aperto è fatto obbligo sull'intero territorio nazionale di avere sempre con sè i dispositivi di protezione delle vie respiratorie e di indossarli laddove si configurino assembramenti o affollamenti".  Presa di posizione ribelle del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, che lascia l'obbligo della mascherine all'aperto per tutto il mese di febbraio. 

Discoteche tra riapertura e difficoltà

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Altri segnali del ritorno alla normalità arrivano dal mondo delle discosteche, certamente il settore tra i più penalizzati dalla pandemia e che ha già costretto diverse attività alla chiusura definitiva. Questo weekend, dunque, si torna a ballare (il via libera ufficiale è sempre per venerdì 11 febbraio). Dopo l'ennesimo stop causa Covid le piste italiane sono pronte, o quasi, a far divertire giovani e meno giovani (ma solo in possesso del Green pass rafforzato).

Riapertura discoteche, Indino: "I locali sono pronti, ma alcuni non lo faranno più"

"Ho fiducia, questa volta apriamo per non chiudere mai più", dice Gianni Indino, neo portavoce nazionale del Sindacato italiano locali da ballo nonché presidente emiliano romagnolo. Ma la situazione non sembra essere così semplice per i gestori: locali come ad esempio il Cocoricò e il Musica di Riccione pare non alzeranno le serrande questo sabato. Con tutta evidenza non ci sono stati i tempi per organizzare gli staff artistici ma anche a cause del fatto che, sottolinea Indino, "siamo stati in qualche modo presi in giro: le attese che avevamo in tanti momenti in questi due anni sono andate deluse, anche alla luce di quanto accaduto a Capodanno la fiducia è venuta meno quando ci avevano assicurato che non avremmo mai chiuso. Siamo stati chiusi, senza ristori e in balia delle opinioni di qualcuno che ci additavano come untori, tesi che rispediamo nettamente al mittente".  "Rispetto all'era pre-Covid riapriranno circa il 75% dei locali. Questo è il momento di abbandonare la paura, di tornare a sorridere - conclude - e di riappropriarci della nostra vita". 

Eventi per San Valentino

Intanto su Facebook iniziano a notarsi i primi eventi per il weekend: alcuni hanno prezzi di ingresso molto alti, gli stessi di Capodanno, forse a causa delle molte prevendite che alcune strutture avevano già avuto prima dello stop del 31/12. Ma ora il peggio sembra passato: il primo evento per sarà San Valentino, la festa degli innamorati.

Novità in vista per gli stadi

 Altri segnali, verso l'abolizione delle restrizioni, arriveranno nelle prossime settimane. Il ministro Speranza e la sottosegretaria allo Sport, Valentina Vezzali, stanno lavorando congiuntamente a un percorso graduale che prevede la riapertura a capienza massima degli impianti sportivi all'aperto e al chiuso. In una nota congiunta, sottolineano che "si lavora a un primo allargamento, a partire dal primo marzo, che porterà al 75% e al 60% il limite delle capienze rispettivamente all'aperto e al chiuso. Per poi proseguire con le riaperture complete qualora la situazione epidemiologica continuasse il suo trend di calo".  Gli stadi e gli altri impianti sportivi, dopo le nuove limitazioni dovute all'impennata dei contagi delle scorse settimane in seguito alla variante Omicron, hanno già da alcuni giorni aumentato la capienza e ora l'obiettivo è quello di tornare alla normalità nel giro del prossimo mese. 

Green pass illimitato

Ricordiamno che la certificazione verde Covid, rilasciata dopo la terza dose, ha un'efficacia illimitata, quindi senza necessità di nuove vaccinazioni. Al regime di chi si è sottoposto alla terza dose è equiparato a coloro che sono guariti dal Covid dopo il completamento del ciclo vaccinale primario. Sul green pass, in ogni caso, la discussione nel governo resta aperta. 

Lo stato di emergenza scade il 31 marzo

Il 31 marzo scade lo stato di emergenza sanitaria legato al Covi (dura da oltre due anni). Secondo le prime valutazioni il certificato verde potrebbe andare avanti almeno fino a meta' giugno, data in cui e' fissata la scadenza dell'obbligo vaccinale. Diverse ipotesi sono comunque in campo ma, l'orietamento generale, è che il green passa dovrebbe andare in archivio entro l'estate.