Ancona, 8 gennaio 2021 – Le Marche tornano in zona gialla. Dopo due giorni di arancione nazionale, il 9 e il 10 gennaio, le cinque province marchigiane vedranno allentarsi le misure restrittive. L'indice Rt, che traduce in numeri il contagio, è sotto a 1: 0,93 per la precisione. Il che significa che ogni positivo contagia, a livello teorico, meno di una persona. "Posso comunicarvi che nella prossima settimana la nostra regione sarà gialla - conferma il presidente della Regione, Francesco Acquaroli -. Una boccata d’ossigeno dopo un lungo periodo di restrizioni dure, ma dobbiamo restare prudenti perché il virus c’è e gira molto".
Marche in zona gialla, il monito di Acquaroli: "Ma attenti"
Il ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia ha firmato una nuova ordinanza che andrà in vigore a partire da domenica e vedrà diventare arancioni quattro regioni: Calabria, Emilia Romagna, Lombardia, Sicilia e Veneto. L'ordinanza sarà valida fino al 15 gennaio, data in cui scadrà il Dpcm. Con il nuovo Dpcm - riferisce il Ministero - verranno valutate eventuali proroghe.
Marche in zona gialla, cosa cambia? Le regole principali
Nel fine settimana l’Italia diventerà zona arancione: spostamenti consentiti senza autocertificazione solo all’interno del proprio comune con bar e ristoranti chiusi. Regole che il 9 e 10 gennaio varranno anche per le Marche. Dall'11, invece, l’Italia ritorna a colori: ogni regione viene inserita in base ai dati dell’Rt e ai criteri in una specifica area di rischio, ma restano vietati in ogni caso gli spostamenti tra le regioni. Anche tra Pesaro e Ascoli, dunque, che, come detto, tornano in zona gialla.
Spostamenti in zona gialla
Dalle 5 alle 22 non è necessario motivare i propri spostamenti, che possono avvenire anche nei territori di comuni diversi. Dalle 22 alle 5, si deve essere sempre in grado di dimostrare che lo spostamento rientra tra quelli consentiti, anche mediante autodichiarazione che potrà essere resa su moduli prestampati già in dotazione alle forze di polizia statali e locali. La veridicità delle autocertificazioni sarà oggetto di controlli successivi e l’accertata falsità di quanto dichiarato costituisce reato.
Attività motoria e sport
E' consentita l'attività motoria come le passeggiate, fatto salvo l'uso della mascherina. E' possibile anche fare sport all'aperto.
Le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere e centri termali sono sospese, fatta eccezione per l'erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza per le attività riabilitative o terapeutiche e per gli allenamenti degli atleti, professionisti e non professionisti, che devono partecipare a competizioni ed eventi riconosciuti di rilevanza nazionale con provvedimento del Coni o del Cip.
È consentito andare nei centri e circoli sportivi, pubblici e privati, dell’area gialla, per svolgere esclusivamente all'aperto l’attività sportiva di base, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento, in conformità con le linee guida emanate dall'Ufficio per lo sport, sentita la Federazione medico sportiva italiana (Fmsi), con la prescrizione che è interdetto l'uso di spogliatoi interni a detti circoli.
Bar e ristoranti
In quest'area, i ristoranti e le altre attività di ristorazione, compresi bar, pasticcerie e gelaterie, sono aperti con possibilità di consumo all'interno dalle 5 alle 18. Dalle 5 alle 22 è consentita anche la vendita da asporto. La consegna a domicilio è consentita senza limiti di orario, ma deve comunque avvenire nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti.
Nelle aree o negli orari in cui è sospeso il consumo di cibi e bevande all’interno dei locali (si veda la faq precedente), l’ingresso e la permanenza negli stessi da parte dei clienti sono consentiti esclusivamente per il tempo strettamente necessario ad acquistare i prodotti per asporto e sempre nel rispetto delle misure di prevenzione del contagio. Non sono comunque consentiti gli assembramenti né il consumo in prossimità dei locali.
Negozi
Non sono previste limitazioni alle categorie di beni vendibili. Nelle giornate festive e prefestive sono chiusi gli esercizi presenti all'interno dei centri commerciali e dei mercati, a eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole.
Le attività commerciali al dettaglio si svolgono comunque a condizione che sia assicurato, oltre alla distanza interpersonale di almeno un metro, che gli ingressi avvengano in modo dilazionato e che venga impedito di sostare all'interno dei locali più del tempo necessario all'acquisto dei beni.
Scuola
Nulla cambia, invece, per la scuola. Nei giorni scorsi, infatti, il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, ha firmato l’ordinanza per far proseguire fino al 31 gennaio la didattica a distanza al 100% nelle scuole secondarie di secondo grado, statali e paritarie.
Restano garantite in presenza le attività laboratoriali e quelle per alunni con disabilità o bisogni educativi speciali. La giunta si riserva comunque la possibilità di revoca o modifiche del provvedimento sulla base dell’andamento della situazione epidemiologica regionale.