ALESSANDRO DI MARCO
Cronaca

Marche zona gialla da lunedì 1 febbraio, il sollievo di Acquaroli: ora si riparte

Venerdì sera il via libera del ministro Speranza, indice Rt a 0,88. Però i ristoranti vivono un’altra domenica con la serranda abbassata

Il governatore Francesco Acquaroli ha vinto la sua battaglia: le Marche tornano gialle

Il governatore Francesco Acquaroli ha vinto la sua battaglia: le Marche tornano gialle

Ancona, 30 gennaio 2021 - Il ‘giallo’ alla fine è stato risolto, ma c’è voluta una giornata piena di attese e sorprese. Le Marche da lunedì si riappropriano del colore meno restrittivo. "Il ministro Speranza mi ha appena comunicato il cambio di fascia cromatica", l’annuncio via social alle sette della sera del governatore Francesco Acquaroli, proprio mentre il commissario Domenico Arcuri stava snocciolando in diretta tv i dati nazionali e delle singole realtà regionali.

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Decisivo quello dell’ulteriore decremento dell’indice di trasmissibilità Rt. Rispetto a dieci giorni fa, infatti, si è scesi da 0,98 a 0,88, dunque ben al di sotto di quell’uno considerato la soglia spartiacque tra le due colorazioni. Poi l’altro giallo, quello della data di inizio delle nuove disposizioni. Nella tarda serata è dovuto nuovamente intervenire il governatore per sottolineare che la modifica sarà valida da lunedì e non da domani. Una precisazione necessaria, perché qualche ristoratore aveva già iniziato ad annunciare l’operatività per il pranzo della domenica in presenza invitando la clientela e perfino comunicando il menù. Un’operazione che però non viene consentita, in quanto il nuovo provvedimento ha valenza dal primo febbraio.

Un piccolo pasticcio comunicativo, insomma, sanato nel volgere di poche decine di minuti, rese concitate dalla comprensibile smania di chi, dopo lunghe settimane di astinenza, è finalmente pronto a ricevere nuovamente l’utenza, baristi compresi che da tempo stanno ormai esercitando soltanto con il ‘mordi e fuggi’. Infatti con il giallo fino alle 18, rispettando ovviamente le disposizioni anti-assembramento, si può tornare mangiare ai tavoli e a non operare più soltanto per asporto. Asporto che, comunque, resta sempre consentito dal mattino alle 22, orario del confermato con coprifuoco. Rimangono, invece, chiuse palestre e piscine, al pari di cinema e teatri, mentre dal lunedì al venerdì possono riaprire i musei con ingressi contingentati.

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"Temevo che ci sarebbe toccata un’altra settimana in zona arancione – sostiene Acquaroli –invece, fortunatamente, c’è stata una presa d’atto delle condizioni generali di miglioramento dell’intera situazione. Sono molto contento, soprattutto per i nostri lavoratori. Ma questo non significa che da lunedì ci sarà uno sciogliete le righe. Dobbiamo tenere sempre alta l’attenzione, perché pregiudicare la zona gialla sarebbe una grande sconfitta. Per cui chiedo la massima attenzione da parte di tutti". Contenuta la soddisfazione di Massimiliano Polacco, direttore di Confcommercio Marche: "È arrivata una bellissima notizia, anche se c’è molta parte della ristorazione e del commercio per cui bisogna trovare una soluzione. Se fossimo rimasti ancora in arancione la situazione sarebbe stata desolante per le nostre attività e le famiglie". Per Renzo Leonori, direttore di Confartigianato "è un bel successo per le imprese, la possibilità di circolare all’interno della regione dà uno stimolo in più alla ripartenza".