Ancona, 26 febbraio 2021 - Le Marche tornano in zona arancione in tutta la regione da lunedì 1 marzo. Lo ha comunicato il Governatore Francesco Acquaroli su Facebook: "Mi ha appena comunicato il ministro Speranza che da lunedì la nostra regione sarà in zona arancione. Mi dispiace moltissimo per le restrizioni che condizioneranno la nostra quotidianità e tutte le attività, ma mi preme raccomandarvi la massima attenzione. Sapete quanto in altre occasioni mi sono battuto per chiedere di consentire lo svolgimento di attività personali ed economiche, ma in questo momento abbiamo il dovere di fermare il prima possibile questa fase di recrudescenza del virus a tutela della salute e della sicurezza di tutti i cittadini marchigiani".
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Numeri in peggioramento
Oggi il ministero della Salute ha comunicato le nuove zone a livello nazionale sentito il parere del Comitato tecnico scientifico e dell’Istituto superiore di sanità. Per quanto riguarda le Marche i numeri non sono dei migliori. Secondo l’Agenas sono state superate le soglie critiche sia per quanto riguarda l’occupazione delle terapie intensive che per i posti letto nei vari reparti di malattie infettive il che significa la difficoltà di ricoverare i malati 'semplici'. Se si aggiunge che la diffusione del virus sta raggiungendo picchi molto alti, non era difficile immaginare che da Roma arrivasse la decisione della zona arancione per l’intero territorio regionale.
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Ancona sorvegliata speciale
In questo quadro merita un discorso a parte la provincia di Ancona. Ormai si viaggia su una media di 270 contagi al giorno con il picco di ieri che ha superato quota 300. Gli ospedali, da Torrette all’Inrca e poi Senigallia e Jesi sono sotto una pressione fortissima con i reparti Covid strapieni. Da qui la decisione di intervenire già nei giorni scorsi con la zona arancione per i venti comuni più colpiti. Ma evidentemente non basta.
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Scuole superiori chiuse da domani al 5 marzo
Dopo la chiusura delle scuole annunciata ieri dalla Regione - le superiori e per le province di Ancona e Macerata anche le seconde e terze medie - si attende di chiudere il resoconto dei dati settimanali per prendere ulteriori decisioni. Il quadro è chiaro: se i contagi continueranno su questi livelli la zona arancione classica non sarà più sufficiente.
Verso la stretta per parchi e aree verdi
Tanto che ieri, durante la riunione dei sindaci di tutta la provincia con l’assessore alla sanità regionale Filippo Saltamartini è arrivato il consiglio di procedere anche con la chiusura di parchi e aree verdi comunali per evitare altri momenti di contagio soprattutto con le belle giornate di sole che spingono a uscire.
Rt Marche: 0,98
La cosa più strana, che però non ha effetti concreti, è quella dell’Rt a 0,98. Dopo gli ultimi sette giorni in versione gialla è bastato.
Lunedì giornata cruciale
Ma la giornata cruciale potrebbe essere quella di lunedì prossimo quando si farà il punto di una settimana di limitazioni. Se i numeri dovessero essere ancora così alti è possibile che la Regione intervenga nuovamente. L’ipotesi è quella di rafforzare le limitazioni della zona arancione oppure di passare direttamente al rosso semmai con microzone come accaduto in questi giorni con i venti comuni passati in arancione. Alcuni comuni, quelli con i dati peggiori, potrebbero andare in rosso anche se tra i sindaci sono in tanti a spingere per una colorazione unica, anche rossa, per l’intero territorio provinciale evitanto la "macchia di leopardo" ritenuta poco efficace e difficile da gestire in termini di controlli.