Ancona, 3 dicembre 2020 - Al via lo screening di massa nelle Marche. La giunta regionale ha approvato, nel tardo pomeriggio di oggi, il progetto di screening della popolazione marchigiana per la prevenzione del contagio da Covid-19. Le Marche sono la prima Regione a promuovere un’iniziativa di larga scala, dopo quella eseguita nei giorni scorsi in Alto Adige. Si inizia il18 dicembre dalle città capoluogo di Provincia (Ancona, Pesaro, Macerata, Ascoli Piceno e Fermo). Seguiranno poi quelle con più di 20mila abitanti (Senigallia, Jesi, Osimo, Fabriano, Falconara Marittima, San Benedetto del Tronto, Porto Sant'Elpidio, Civitanova Marche, Recanati e Fano). E ancora, un target di popolazione di 698.651 abitanti, per poi proseguire a gennaio con la seconda fase, che coinvolgerà tutti gli altri Comuni marchigiani con meno di 20 mila abitanti, per un target di 819.749 cittadini.
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Pugno di ferro per isolare il virus
“Prende forma questa operazione di prevenzione di massa che punta ad individuare, a tracciare e ad isolare il più possibile il virus – spiega il presidente Francesco Acquaroli –. Lo sforzo compiuto sarà notevole, ma necessario per cercare di arginare gli effetti devastanti della pandemia sulla salute e la sicurezza dei marchigiani. È importante tutelare la tenuta della rete ospedaliera e della medicina del territorio e allo stesso tempo cercare di limitare e mettere in sicurezza il più possibile la società e l’economia dalle gravi conseguenze di questo ultimo periodo. È una sfida che va compiuta insieme con la disponibilità, la responsabilità e la collaborazione di tutti. Un ringraziamento a tutti quanti collaboreranno alla migliore riuscita dell’operazione”.
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Gratuito e su base volontaria
Lo screening sarà gratuito e su base volontaria. Saranno utilizzati i tamponi antigienici rapidi che, grazie alla facilità di esecuzione e alla brevità dei tempi di risposta (15-30 minuti), permetteranno di concludere lo screening diffuso in tempi veloci. Verrà coinvolto il personale Dipendente dell’Asur, con la partecipazione del volontariato della Croce Rossa Italiana, delle Università, gli Ordini Professionali, gli Oo.Ss., la Protezione Civile, le Misericordie, l’Anpas, i medici specializzandi e gli studenti di scienze infermieristiche; poi altri soggetti che si renderanno disponibili, per le attività di supporto logistico e amministrativo. Saranno allestite postazioni in ambito comunale dove verranno effettuati i test rapidi.
Bimbi sopra i sei anni
Lo screening è aperto a tutti i cittadini e tutte le cittadine di età superiore ai 6 anni, anche alle persone che soggiornano nei Comuni individuati per motivi di lavoro o studio. I minori devono essere accompagnati da un genitore.
Chi è escluso
Sono escluse dallo screening le persone che hanno sintomi che indichino un’infezione da Covid-19 e chi è attualmente in malattia per qualsiasi altro motivo. E ancora, chi è stato positivo al Covid-19 negli ultimi tre mesi, chi è già in quarantena o in isolamento fiduciario, chi ha già prenotato l’esecuzione di un tampone molecolare, chi esegue regolarmente i test per motivi professionali, i minori di 6 anni e le persone ricoverate nelle strutture sanitarie e socio-sanitarie, comprese le case di riposo pubbliche e private.