Jesi (Ancona), 13 agosto 2023 – Roberto Mancini non è più l’allenatore della nazionale italiana di calcio. Un colpo di fulmine a ciel sereno ha sconvolto l’intero mondo calcistico con le clamorose dimissioni del Ct marchigiano dalla guida dell’Italia. Anche nella sua Jesi, città dove è nato e vivono i suoi genitori, nessuno se lo aspettava e la notizia è stata presa con grande clamore. "Siamo tutti sorpresi, le dimissioni di Roberto (Mancini, ndr) non ce le aspettavamo” esclama Bruno Sassaroli, uno degli amici più cari di Mancini. “Inizialmente ho pensato che la notizia fosse una bufala, cosa sia accaduto non lo sappiamo, Roberto non si è hai confidato con noi su eventuali problematiche. Gli ho inviato un messaggio, ma ancora non mi ha risposto”, ha racconta l'amico.
Lo stupore e le motivazioni
La notizia delle dimissioni di Mancini ha preso in contropiede tutto il mondo del calcio, a partire dallo stesso ministro dello Sport Andrea Abodi, che si è detto “sorpreso, dispiaciuto, perplesso. Il tempo aiuterà a comprendere le ragioni di questa scelta e della tempistica. Un ringraziamento a Roberto Mancini per quello che ha fatto e dato da CT della nostra Nazionale in questi anni".
La Figc aveva reso ufficiale le indiscrezioni con un comunicato: "La Federazione Italiana Giuoco Calcio comunica di aver preso atto delle dimissioni di Roberto Mancini dalla carica di Commissario Tecnico della Nazionale italiana, ricevute ieri nella tarda serata. Tenuto conto degli importanti e ravvicinati impegni per le qualificazioni a Uefa Euro 2024 (10 e 12 settembre con Nord Macedonia e Ucraina), la Figc comunicherà nei prossimi giorni il nome del nuovo ct della Nazionale". Tra i nomi più caldi per il sostituto ci sono quelli di Spalletti e Conte.
Proprio scelte non condivise con la Figc sarebbero alla base della decisione di Mancini di abbandonare il ruolo di Ct della la nazionale azzurra. I recenti cambiamenti nell'assetto delle Nazionali fatte da Gravina – secondo una prima ricostruzione – sarebbero state ritenute solo di facciata, con la promozione a capo delle Nazionali senza un vero progetto e circondato da uomini che non ha scelto.
Il legame con Jesi e le Marche
Roberto Mancini, originario di Jesi, era stato abbracciato di affetto dai propri concittadini nel luglio del 2021, quando il Ct aveva appena vinto gli Europei. Dopo il sorprendente successo ad Euro2020, l’ormai ex Ct era ritornato in paese per un aperitivo in centro con gli amici con tanto di selfie e autografi, poi era stata organizzata una festa in piazza, con tanto di murales celebrativo. Jesi è il luogo dove vivono anche i genitori di Mancini, il padre Aldo e la madre Marianna, che spesso torna a trovare. Mancini poi ha anche rinnovato per il secondo anno consecutivo il contratto con la Regione Marche, come testimonial del territorio per il turismo.