Reggio Emilia, 16 ottobre 2023 – Treni speciali, navette ad hoc e pure jet privati pronti ad atterrare direttamente sulla pista del campovolo. La macchina operativa per il concerto-evento del rapper americano Kanye West per il 27 ottobre alla Rcf Arena di Reggio Emilia è partita. A sancire l’ufficialità (ma c’è gà chi tocca ferro per scaramanzia) è stata la prefettura, che ieri pomeriggio ha raccolto attorno allo stesso tavolo tutti i soggetti in un qualche modo coinvolti in questo immane sforzo organizzativo. Una riunione a cui hanno partecipato anche quelli di Vivoconcerti, l’agenzia che in Italia fa da braccio operativo per il rapper americano.
La data, che inizialmente avrebbe dovuto essere il 20, è stata spostata al 27 ottobre per motivi di marketing. Non c’entrerebbe nulla quindi la spada di Damocle del meteo, che per questo venerdì preannunciava fulmini e tempeste. Ma la necessità dell’artista di far coincidere quel concerto con un momento che i fans di ’Ye’ aspettano dalla scorsa primavera: il lancio del suo nuovo album. Sarebbe questo il motivo dei continui rinvii degli scorsi giorni, che hanno mandato in tilt gli uffici pubblici di una città da 170mila persone che in una sola serata dovrebbe ospitarne 100mila da fuori provincia. Non sono mancate le frizioni per questa continua incertezza, tanto che il sindaco Luca Vecchi ha ufficialmente strigliato i proprietari privati della venue : "Non v’è motivazione di marketing, di promozione commerciale che legittimi il fatto che questa possa diventare la regola, perché così non sarà", aveva vergato il primo cittadino, suscitando la stizza dei soci di C.Volo, che invece si aspettano dal sistema-città una velocità di adattamento adeguata a una infrastruttura diventata capitale mondiale della musica.
Dopo Harry Styles (103mila persone) e i Pinguini Tattici Nucleari (80mila), c’è da montarsi la testa in effetti. Ma la stessa prefettura la scorsa settimana aveva fatto capire che sì, il concerto si poteva fare anche il 20 in fretta e furia, ma che qualche preoccupazione sulla gestione in sicurezza dell’evento c’era.
Il Comune ieri ha ribadito al tavolo che tutto poteva essere fatto anche per il 20, che nessuno si sarebbe tirato indietro. Ma sono stati gli stessi organizzatori a chiedere più tempo. Al tavolo, oltre a tutti i vertici delle forze dell’ordine, erano presenti anche Anas e Trenitalia. Perché il vero scoglio da superare non sarà la gestione di decine di migliaia di persone all’interno dell’Arena, che ha già dimostrato le sue doti uniche, ma all’esterno, dove scorre la vita di tutti i giorni. Venerdì 27, infatti, sarà un giorno lavorativo, con il traffico congestionato di un qualsiasi venerdì e le necessità di residenti e lavoratori di poter raggiungere la propria destinazione senza finire in un golgota biblico. È probabile che per la prima volta saranno attrezzate navette che smistino il pubblico dai tanti parcheggi allestiti nei dintorni, così come sarà richiesto a Trenitalia di allestire treni speciali in grado di trasportare su ferro le migliaia di persone presenti.
Ora però mancano ancora due cose: il placet definitivo dell’eccentrico Kanye West, contestatissimo da larga parte della città per le sue uscite antisemite e divisive, e la messa in vendita dei biglietti sulle piattaforme online. Le promesse, ormai, non bastano più.