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Infestati dal tarlo asiatico, 12mila alberi da abbattere

Dalle casse di espansione al ponte mobile di Senigallia, Acquaroli: priorità alla prevenzione

Infestati dal tarlo asiatico, 12mila alberi da abbattere

di Alessandro Caporaletti

ANCONA

Dalle casse di espansione sul Misa, sul Nevola e sul Foglia al ponte 2 Giugno di Senigallia, per il quale sarà progettato un sistema di sollevamento con martinetti a vite elettrocomandati in caso di piena. E ancora: un sistema sperimentale di allertamento per le piene sul bacino Misa-Nevola con l’installazione di rilevatori di portata sui ponti, la demolizione e ricostruzione di ponti tra Senigallia, Ostra, Trecastelli e Corinaldo; opere di protezione per la zona industriale Zipa di Ostra, il ripristino della viabilità interrotta o danneggiata sul Catria, ispezioni sotterranee e lavori nel centro storico di Cantiano, per eliminare i tratti di corsi d’acqua tombati o intubati e sostituirli con sezioni adeguate e a cielo aperto. Il piano anti alluvioni firmato dal governatore Acquaroli – commissario per l’alluvione – comprende 32 interventi per oltre 110 milioni di euro ed è finanziato con i fondi stanziati dal governo dopo il disastro del settembre 2022. "Prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico sono una priorità – dice –. Il piano comprende una serie di interventi necessari e resi possibili grazie ai fondi stanziati dal governo, che ci hanno permesso di procedere alla programmazione di opere strutturali in base alle velocizzazioni burocratiche introdotte dall’ordinanza 1011. L’obiettivo è di restituire sicurezza e tranquillità alle popolazioni e alle imprese, che hanno subito eventi drammatici". Il piano, dunque. Tra le opere più importanti, ecco le casse di espansione sul bacino del Misa-Nevola: il completamento della vasca di laminazione di Bettolelle (secondo stralcio, 975mila euro), le casse di espansione in località Pancaldo di Ostra Vetere (3.959.402,40 euro) e Pontelucerta tra i Comuni di Corinaldo e Trecastelli (3.754.148 euro), nuove vasche di laminazione a ridosso dell’abitato di Senigallia (area Cannella-Case Pergolesi e area Marazzana, oltre 21 milioni), ma anche la cassa di espansione sul Foglia a Chiusa di Ginestreto (8 milioni). Il ponte 2 Giugno diventerà mobile e sarà sollevato con un sistema di martinetti a vite elettrocomandati in caso di piena del Misa, mentre nella vallata sarà introdotto un sistema sperimentale di allertamento della popolazione con l’installazione di rilevatori di portata sui ponti. A proposito di ponti, saranno abbattuti e ricostruiti quelli di Bettolelle di Senigallia (3 milioni), Pianello di Ostra (sp 360, 3 milioni), via delle Selve a Casine di Ostra (2,5 milioni), Sp 12 Corinaldese a Passo Ripe di Trecastelli (2,5 milioni), via Matteotti a Trecastelli (2 milioni), Ponte Sant’Antonio a Serra De Conti (2,5 milioni), Ponte San Domenico a Corinaldo (2 milioni). Ci sono poi i lavori di sistemazione idraulica di Misa, Nevola e Cesano, le opere di protezione della zona industriale Zipa (8,2 milioni), la sistemazione quartiere "le Tinte" di Pergola e "le Conce" di Cagli, il ripristino della viabilità sul Catria (14 milioni) e un maxi piano per la sistemazione del centro storico di Cantiano. "L’ordinanza 1011 ha permesso un cambio di metodo operativo – sottolinea il vicecommissario Stefano Babini –. Una svolta in termini di snellimento burocratico: sarà possibile gestire interventi strutturali per la messa in sicurezza del territorio senza dover seguire procedure ordinarie lente e complesse".