San Donà di Piave (Venezia), 8 ottobre 2022 - E' in fin di vita l'educatrice Romina Bannini, 36 anni: trasportata in condizioni gravissime in ospedale dopo il tragico incidente sull'autostrada A4 all'altezza di San Donà di Piave, in provincia di Venezia. Nell'ospedale di Treviso, i medici smentiscono che la giovane riccionese sia deceduta in mattinata, le sue condizioni - scrive l'azienda Ulss trevigiana- sono però "molto gravi". Sul quel pulmino hanno perso la vita sei persone: quattro ragazze e un ragazzo affetti dalla sindrome di Down di 'Centro 21' e della cooperativa 'Cuore 21' e il guidatore Massimo Pironi, ex sindaco di Riccione. Pironi era anima della cooperativa che aveva organizzato un viaggio in Carnia dove sarebbero stati illustrati alcuni progetti a tutela dei disabili e dei giovani affetti dalla sindrome di down.
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Romina Bannini
Socia fondatrice e coordinatrice dell'area educativa della cooperativa 'Cuore 21', era seduta sul sedle posteriore del Fiat Ducato guidato da Pironi, è stata estratta dalle lamiere contorte del pulmino ancona in vita e trasportata all'ospedale di Treviso in condizioni disperate. I suoi familiari, assieme a quelle delle sei vittime, sono arrivati in mattinata in Veneto. Ad accompagnarli, la sindaca di Riccione Daniela Angelini con l'assessore comunale al Bilancio, Alessandro Nicolardi.
Psicologo per i familiari
L'Ulss 4 di San Donà di Piave ha messo a disposizione uno psicologo per i parenti delle vittime, arrivati questa mattina in Veneto. Il professionista accompagnerà le singole famiglie anche nella fase della identificazione delle spoglie mortali, operazione tanto più delicata poiché all'interno del furgone che si è incastrato sotto un Tir i soccorritori hanno parlato di una carneficina.
La sindaca di Riccione a San Donà: "Un dolore enorme"
Daniela Angelini, primo cittadino di Riccione è corsa a San Donà di Piave il giorno dopo la strage in A4 (video). "Un dolore enorme che ha colpito tutta la nostra comunità. Una realtà molto conosciuta a Riccione e seguita dai riccionesi. Per questo è lutto cittadino oggi e domani a Riccione e Coriano e lo sarà nel giorno dei funerali". "Conoscevo bene l'ex sindaco, Massimo Pironi, una persona generosissima, appena finito il suo mandato aveva iniziato a seguire questa realtà che era diventata la sua seconda casa. L'avevo incontrato il giorno prima proprio per parlare del futuro dell'associazione. Porterò avanti il progetto di sviluppo che mi aveva illustrato".
Lutto cittadino
La sindaca di Riccione, Daniela Angelini, "ha proclamato tre giornate di lutto cittadino a partire da ieri, venerdì 7 ottobre, e fino a domani, domenica 9". È quanto comunica l'Amministrazione della città romagnola. Quindi, viene osservato, "tutte le manifestazioni pubbliche in programma nelle tre giornate sono sospese. In tutte le sedi comunali le bandiere verranno esposte a mezz'asta fino alla data delle cerimonie funebri. Verrà inoltre proclamato lutto cittadino nella giornata dei funerali", conclude l'Amministrazione riccionese.
Il tratto maledetto
Questa mattina è intervenuto anche il governatore del Veneto Luca Zaia su Facebook puntando appunto sul tema della sicurezza. "Non possiamo accettare che la A4 passi alla storia per essere l'autostrada con un quotidiano bollettino di guerra - scrive nel post -. Ora è il momento del dolore, della vicinanza alle famiglie delle vittime, ma il problema resta, e va risolto in maniera radicale. Non possiamo accettare che sei persone possano aver perso la vita in questo modo in una autostrada costellata di incidenti mortali nei tratti più congestionati dal traffico. Tragedie come quella di ieri, di una dimensione immane, confermano come che la sicurezza stradale non possa prescindere da interventi quantomai necessari".
La dinamica dell'incidente
Ancora da chiarire con precisione la dinamica del tragico incidente che ha avuto come teatro la corsia centrale dell’autostrada proprio quando, lungo l'A4 erano segnalati rallentamenti, a causa del traffico intenso tra Meolo – Roncade e il bivio A4/A28 (Nodo di Portogruaro). Il conducente del furgone, l’ex sindaco Pironi, non sarebbe riuscito ad evitare l’impatto con il mezzo che lo precedeva, un tir in movimento lento a causa di una coda formatasi poco più avanti per un mezzo pesante andato parzialmente a fuoco. Un urto devastante, con il Ducato che dopo aver tamponato si è accartocciato sotto il camion.
Chi sono le vittime
Sei le vittime della strage in A4 (foto): quattro donne e un uomo con sindrome di Down, oltre all’ex sindaco di Riccione, Massimo Pironi, 63 anni. Sul furgone anche l'educatrice 36enne Romina Bannini che trasportata in condizioni disperate all'ospedale di Treviso. Le vittime sono Massimo Pironi, 63 anni, Alfredo Barbieri, 52 anni, la sua fidanzata Rossella De Luca, 37, Valentina Ubaldi, 31, Maria Aluigi, 34, e Francesca Conti, 25.
Un bilancio pesantissimo quello dell'incidente avvenuto ieri alle 15.45 nel tratto a tre corsie dell’autostrada A4 all’altezza del casello di San Donà di Piave (in provincia di Venezia), che si è schiantato contro la parte posteriore del tir che lo precedeva, condotto da un 36enne croato. Le vittime, oltre a Massimo Pironi, sono Alfredo Barbieri, 52 anni, la sua fidanzata Rossella De Luca, 37, Valentina Ubaldi, 31, Maria Aluigi, 34, e Francesca Conti, 25.
Il ricordo: "Francesca stava al bar tutte le mattine, era una parte della famiglia"
"Era qui dal 2017, stava al bar tutte le mattine. Una ragazza molto allegra, per noi è abbastanza dura, era una parte della famiglia. Con la sua allegria faceva mettere da parte i problemi". Così, Gianni Stramazzotti, responsabile risorse umane bar Pastrocchio di Riccione ricorda Francesca Conti, 24enne affetta da sindrome di Down e parte della cooperativa 'Cuore 21', una delle vittime dell'incidente. Giovedì mattina la giovane, che lavorava nel locale come barista, "ci ha salutati, era contenta, ci ha abbracciato tutti, perché andava a fare questa esperienza nuova che sentiva molto. Per noi - conclude Stramazzotti - è una grossa mancanza. Viveva da sola nella residenza della Cooperativa con gli altri ragazzi".
Ron, Fresu e Casadei pronti a un omaggio alle vittime
La strage dell'A4 ha commosso tutti, compreso il mondo della musica. Ron, il trombettista Paolo Fresu e Mirko Casadei, erede del 'Re del Lisciò, Raoul coloro che dovevano essere i protagonisti - ieri e oggi - delle prime due serate di festeggiamenti per il Centenario di Riccione si sono detti disponibili a omaggiare le vittime con un ricordo.
I tre musicisti si associano al dolore della città romagnola a lutto per la scomparsa dell'ex sindaco Massimo Pironi e di cinque ragazzi del 'Centro 21' morti nell'incidente a San Donà di Piave, nel Veneziano. Si dicono "colpiti dalla terribile notizia" e hanno fatto sapere di volersi mettere a disposizione a titolo gratuito per "recuperare una data in futuro per omaggiare le vittime di questa tragedia".
"Sia Ron che Paolo Fresu sono persone di grande sensibilità - ha raccontato Casadei agli amministratori riccionesi - in particolare Fresu mi ha riferito di non essere riuscito a dormire pensando a cosa è accaduto, a quei giovanissimi ragazzi che hanno perso la vita. Questa tragedia che ha colpito Riccione ha lasciato tutti noi senza parole. Siamo a disposizione per organizzare un evento - ha concluso - che ovviamente sarà molto diverso da quelli che abbiamo cancellato in segno di lutto, in ricordo di chi purtroppo non c'è più".