FRANCEASCO PIERUCCI
Cronaca

Il voto nelle Marche. Gambini fa tris a Urbino: "Resta la democrazia. Ora al lavoro per unire"

ll sindaco riconfermato se la prende col clima della campagna elettorale "Difficile cancellare certe cose, ci hanno denigrati ma ora voltiamo pagina". Ha ottenuto il 53,8% sconfiggendo Scaramucci: 500 voti in più.

Il voto nelle Marche. Gambini fa tris a Urbino: "Resta la democrazia. Ora al lavoro per unire"

Il voto nelle Marche. Gambini fa tris a Urbino: "Resta la democrazia. Ora al lavoro per unire"

A Urbino Maurizio Gambini è stato riconfermato sindaco con 4.354 preferenze (53.8%). Oltre la metà degli urbinati ha scelto la coalizione di centrodestra per il terzo mandato. Una campagna elettorale lunga e con la coda del ballottaggio, esattamente come 10 anni fa quando dopo quasi 70 anni il governo di centro sinistra è stato sconfitto. In questa tornata elettorale Gambini, al timone di Città concreta, sfidava Federico Scaramucci (3.849 preferenze - 47%) a capo della coalizione La città che verrà che si è apparentata, due settimane fa, con la lista Futura di Maria Francesca Crespini.

"Sono soddisfatto del risultato, considerando tutto quello che ci hanno fatto dall’altra parte. Non festeggio pienamente - è il commento a caldo di Gambini - perché le cose accadute sono state tristi. Hanno detto e fatto cattiverie che non si cancellano in un secondo e che dividono. Sono state denigrate la mia figura e i componenti della coalizione. Lavorerò per unire e non dividere, siamo felici di confermare la democrazia a Urbino. Ora da capoluogo si continua a costruire, per Urbino e tutto l’entroterra, ma con un peso diverso. Inoltre con la vittoria del centrodestra e delle civiche anche a Fano, Pergola e in tanti altri Comuni cambierà l’assetto nella provincia".

Nella sede elettorale di Maurizio Gambini è arrivato, poco dopo le 18, anche il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli: "Devono vincere una squadra, un territorio e una visione. E sopratutto si deve recuperare una dignità. Bisogna dare delle risposte affinché chi è rimasto sia orgoglioso di essere marchigiano e fiero di contribuire al riscatto di questa regione. Su questo si basa il lavoro sulle infrastrutture, sulle aree interne, la sanità e i servizi. Non è facile, chiudere sarebbe più semplice. Noi scommettiamo su questi territori e siamo contenti che in questa tornata elettorale i cittadini abbiamo compreso e dato fiducia alle amministrazioni che credono nel territorio".

"Troppo difficile sconfiggere un sindaco che si ricandida per la terza volta, unico caso in Italia per i comuni capoluogo e che sta in Comune da 25 anni - il commento a caldo di Scaramucci -. Siamo stati molto vicini a realizzare un sogno di cambiamento. Ringrazio le persone che con noi hanno sperato e lavorato. Faccio gli auguri al sindaco Maurizio Gambini: se avessimo vinto, oggi, avrei spiegato di esser cosciente che la metà della città non aveva preferito noi. E per questo mi sarei speso per pacificarla. Dal Consiglio comunale proveremo a incalzare l’amministrazione".

A festeggiare Gambini sono arrivati, oltre ad Acquaroli, diversi sindaci, tra cui il neo eletto Luca Serfilippi di Fano, l’onorevole Antonio Baldelli; gli assessori regionali Francesco Baldelli e Stefano Aguzzi ma anche Federico Talè, Nicola Baiocchi e Giacomo Rossi.