Bologna, 18 dicembre 2021 - Per salvare la scuola l'obbligo di vaccino a prof e ata non basta: ci vuole il green pass anche per gli studenti. E' l'appello di un drappello di sindaci, capitanati dal primo citttadino di Pesaro Matteo Ricci (che è anche presidente di Ali - Autonomie Locali Italiane) al governo. Non è un tema facile: l'obbligo vaccinale per i prof ha destato una serie di polemiche fin dall'inizio, non foss'altro che per il rebus supplenze che apre. Ma l'idea che pure ha raccolto tanto consenso tra i primi cittadini viene bocciata senza appello dai presidi.
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L'incidenza
Sono in rapido aumento i casi tra bambini e ragazzi: in una settimana nella fascia d'età 0-9 anni l'incidenza è passata da 275 a 317 casi per 100mila. Nella popolazione in età scolare, spiega l'Istituto Superiore di Sanità, l'incidenza si mantiene "elevata, specialmente nella fascia tra i 6 e gli 11 anni, dove si osserva all'incirca il 50% dei casi diagnosticati nella popolazione 0-19". È la fascia d'età dove al momento la circolazione del virus è più elevata, e anche se il ritmo delle vaccinazioni è sostenuto (ai bambini tra i 5 e gli 11 anni in due giorni sono state somministrate in totale 28.909 dosi) la campagna è appena alle battute iniziali.
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Il testo dell'appello dei sindaci
"Chiediamo al Governo di introdurre subito il Green Pass anche nelle scuole per salvare la didattica in presenza. C'è il rischio concreto, visto l'aumento dei contagi, che da gennaio tutte le scuole italiane vadano in Dad. Non possiamo permetterlo. È nostro dovere tutelare sia il diritto al lavoro che il diritto all'istruzione".
"Con il Green Pass nelle scuole - sottolinea l'appello - prevedendo come per le altre categorie vaccino o tampone, preserveremmo la scuola in presenza e con essa un diritto costituzionale, quello dello studio e dell'istruzione. Se non agiamo subito introducendo il Green Pass rischiamo di ritrovarci con le scuole chiuse a breve, con la didattica a distanza indistintamente per tutti i ragazzi, vaccinati e non vaccinati, e con le gravi conseguenze - sanitarie, sociali, lavorative, economiche e psicologiche - che abbiamo già conosciuto in passato. I sindaci credono fortemente che questa sia l'unica strada da percorrere per il futuro della scuola e dei nostri ragazzi".
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I firmatari
L'appello è firmato dai sindaci delle maggiori città - dal Roberto Gualtieri a Beppe Sala - e accoglie il favore anche di molti primi cittadini di Emilia Romagna, Marche e Veneto. Eccoli: Matteo Lepore, Sindaco di Bologna, Luca Vecchi, Sindaco di Reggio Emilia, Edoardo Gaffeo, Sindaco di Rovigo, Valeria Mancinelli, Sindaca di Ancona, Nazareno Franchellucci, Sindaco di Porto Sant'Elpidio
La replica dei presidi
"Comprendiamo la preoccupazione di chi si trova a dover fronteggiare la quarta ondata", assciura il presidente dell'associazione dei presidi, Antonello Giannelli, "d'altra parte la scuola necessita di una estrema e doverosa gradualità nell'introduzione di misure che potrebbero comportare una compressione del diritto all'istruzione, pur se determinate da ragione di salute collettiva". Allo stesso tempo l'auspicata svolta nell'attività di tracciamento, che ha spinto anche al passo indietro sulla circolare sulla dad, non c'è stata.
Proprio nel campo dei tracciamenti, "attendiamo ancora di vedere gli esiti dell'intervento delle forze messe in campo dal generale Figliuolo", dice ancora Giannelli, che si aspettava una rapida inversione di tendenza in termini di efficienza delle Asl e di efficacia alla campagna di testing e tracing, invece, "come testimoniano i colleghi sul campo, al momento non sembrano esserci significative novità in questo senso. I problemi rimangono lo stesso".
"Sono altre le rivendicazioni da portare avanti", è contrario anche anche il sottosegretario Sasso, che si scaglia contro la proposta dei sindaci: "Chiedere al ministero della Salute di potenziare i tracciamenti, al generale Figliuolo i rinforzi militari per le strutture sanitarie sul territorio, al Mef e al governo tutto ulteriori 300 milioni di euro per gli impianti di aerazione nelle nostre scuole, dopo i primi 150 stanziati ad aprile"..