Bologna, 27 aprile 2022 - Addio Green pass per accedere a bar e ristoranti dal primo maggio, anche all'aperto. Le mascherine al chiuso, invece, potrebbero restare obbligatorie per chi non è seduto al tavolo o non sta consumendo, esattamente come accade ora.
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Sul tema dell'obbligo delle mascherine al chiuso e sull'allentamento delle restrizioni anti Covid che scatterà tra meno di una settimana oggi il Governo farà il punto a Palazzo Chigi e la decisione definitiva dovrebbe arrivare entro domani, quando arriverà un provvedimento (non è chiaro se un decreto o un'ordinanza del Ministero della salute).
Il sottosegretario alla salute Pierpaolo Sileri, ospite di 'TimeLine' su SkyTg 24, ha anticipato quelli che potranno essere alcuni dei provvedimenti governativi: "La mascherina al chiuso verrà abbandonata per gran parte delle nostre attività, ma sarà ancora necessaria tenerla in ospedali e Rsa e sui mezzi di trasporto come treni e aerei". Sileri ha spiegato che, in vista della scadenza dell'obbligo nei luoghi chiusi a fine mese, "si deciderà nelle prossime 24 ore e sarà una decisione collegiale, basata sull'evidenza scientifica". "Nei ristoranti credo che per il personale di servizio sia utile tenere la mascherina - ha aggiunto il sottosegretario -: chi lavora si sposta tra cucina e tavoli, ha i piatti in mano. Se sei positivo qualche rischio puo' esserci. In questo momento di transizione credo sia quindi utile tenerla ancora per due-tre settimane. A breve comunque la mascherina la toglieremo". Nei giorni scorsi sull'argomento anche il ministro Roberto Speranza aveva sposato la linea della prudenza.
Le mascherine, dunque, resteranno obbligatorie solo per salire sui mezzi di trasporto sia a breve sia a lunga percorrenza e nei luoghi dove è più difficile garantire il distanziamento o il ricambio d'aria ed è quindi più alto è il rischio di contagio (cinema, teatri...).
Restano da sciogliere i nodi lavoro, scuola, negozi. La mascherina dovrebbe restare obbligatoria anche dal parrucchiere e al centro estetico.
Bar e ristoranti: gli obblighi attuali
L'allentamento delle restrizioni per contenere l'epidemia da Covid 19 riguardo a bar e ristoranti è iniziata lo scorso primo aprile, quando è decaduto l'obbligo di Green pass rafforzato anche al chiuso (quello che si ottiene con la vaccinazione): per entrare basta esibire il Green pass base, ossia il certificato che si ottiene dopo un tampone (rapido o molecolare) negativo a condizione che sia effettuato in una farmacia e non a casa propria.
La stretta, invece, era arrivata a inizio gennaio sotto i colpi di Omicron e dell'impennata dei contagi: il super Green pass era diventato obbligatorio nei ristoranti anche all'aperto.
I luoghi senza obbligo Green pass da primo maggio
Oltre a bar e ristoranti, dal primo maggio il Green pass (sia base sia rafforzato) non sarà più obbligatorio anche nei luoghi di lavoro, negli uffici pubblici, nei negozi, sui mezzi di trasporto, mense, cinema, teatri, concerti, luoghi ed eventi sportivi, centri benessere, convegni e congressi, centri culturali, sale gioco, feste al chiuso e discoteche.
A cosa serve il Green pass dopo il primo maggio
Dal primo maggio la certificazione verde resterà per attestare l’avvenuta vaccinazione o guarigione dal Covid, l'obbligo di presentazione del certificato verde permane negli ospedali e nelle Rsa fino a fine anno, a fronte del possibile contatto ravvicinato con persone fragili. "Per coloro che non lo rispettano, non ci sarà la possibilità di essere reintegrati sul posto di lavoro. Questo è rimasto un punto fermo del Governo", afferma il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa.