MARCO PRINCIPINI
Cronaca

Granchio blu, ecco tre milioni di ristori

Il ministro Lollobrigida firma il decreto: così si possono chiedere i soldi per i danni subiti. "E arriverà più del triplo per il vero rilancio"

Arriva una buona notizia per il settore della pesca e non solo della pesca. Il ministro dell’agricoltura, della Sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida, ha firmato il decreto che sblocca 2,9 milioni di euro di ristori per i danni del granchio blu, che è diventato una sorta di flagello per l’Adriatico: si divora tutto. Ha detto Lollobrigida, entrando nei dettagli: "Dopo il via libera ottenuto dall’Europa, ho firmato il decreto da 2,9 milioni di euro che autorizza la spesa, a carico del Masaf, per le circa 3mila aziende che hanno provveduto alla cattura e allo smaltimento della specie.

Un comparto produttivo strategico nelle nostre zone è quello delle marinerie di Goro e Comacchio, dove annualmente vengono prodotte circa 16 mila tonnellate di vongole, che corrispondono al 55% della produzione italiana e al 40% di quella europea, con 1.700 addetti. " A Goro, in un’area diventata avanguardia per il settore della pesca – ha detto Lollobrigida – , registriamo una situazione obiettivamente drammatica per i produttori di vongole a causa dell’invasione del granchio blu".

Nel decreto minteriale non è stata prevista una specifica indicazione delle aree geografiche interessate. "Le imprese di tutto il territorio nazionale potranno richiedere il rimborso delle spese sostenute per l’acquisto di attrezzi da pesca e di trasporto, rispettivamente nella misura dell’80 e del 100% dei costi che vanno dal 1° agosto al 31 ottobre 2023", spiega il ministro.

Non sono stati previsti importi forfettari e non riscontrati da fatture in quanto, si legge nel testo firmato da Lollobrigida, si sarebbe creato una forma di indennizzo e non di rimborso spese.

Le aziende potranno presentare un’unica domanda attraverso una piattaforma online dedicata, già utilizzata per la gestione dei contributi Covid. Infine, sarà data priorità alle richieste presentate dai Consorzi e in caso di risorse ancora disponibili, saranno assegnate proporzionalmente alle domande presentate dalle singole imprese della pesca e dell’acquacoltura.

"Allo stesso tempo – aggiunge Lollobrigida – abbiamo previsto un ulteriore intervento da 10 milioni di euro per sostenere la ripresa del settore della pesca e dell’acquacoltura per la semina, il ripopolamento e l’acquisto di strutture fisse per proteggere gli allevamenti di vongole e novellame di sogliola e cozze. Provvedimento inviato in Conferenza Stato-Regioni".