Bologna, 15 Gennaio 2024 - ‘Il Testimone’ non verrà proiettato al Centro Sociale Culturale Villa Paradiso: a seguito dei dissapori con l’Amministrazione comunale dei giorni scorsi, questa è stata la decisione presa dalla Casa di Quartiere.
Tuttavia, le ragioni dell’annullamento - spiega il presidente di Villa Paradiso Maurizio Sicuro - non sono frutto di una rivisitazione delle idee e convinzioni del Centro, o di un tentativo di riavvicinamento all’Amministrazione, bensì si tratta di un problema di capienza: “Prima della risonanza mediatica che ha avuto l’evento, avevamo sette richieste di prenotazione, dopodiché sono salite a più di duecento, e non siamo più in grado di gestire un numero così elevato di ospiti. La sala assegnata alla visione del film ha una capienza di circa cinquanta posti, è andato tutto troppo velocemente. Non avere le condizioni per poter accogliere tutti è l’unica cosa che ci dispiace, per il resto la nostra posizione sul film rimane la stessa” spiega Sicuro.
Il Coordinamento Paradiso, gruppo che comprende diverse realtà cittadine di attivismo politico, sociale e culturale, è la realtà che aveva richiesto al Centro Villa Paradiso di essere ospitati. “Ci chiamiamo Paradiso proprio perché in questi anni abbiano trovato nel Centro un luogo aperto al dialogo, e ribadiamo la nostra massima solidarietà per l'atteggiamento censorio portato avanti dal sindaco Lepore” dichiarano nel comunicato stampa letto dalla Portavoce del coordinamento Liliana Michelini.
Nessuna discrepanza dunque a seguito dell’annullamento dell’evento, ma sono tuttavia alla ricerca di un nuovo spazio per la proiezione del film. Nel frattempo, l’idea è di trasformare la giornata del 27 Gennaio a Villa Paradiso in un’Assemblea Cittadina contro la censura di guerra, e per la riaffermazione della libertà di espressione.
Non è l’unico evento di dissenso che il Coordinamento sta organizzando a Villa Paradiso: previsto per il 20 gennaio alle 17 un incontro intitolato ‘Smart City: sogno o incubo?’, che ha come cuore del dibattito i nuovi limiti stradali, le sanzioni, il “controllo tramite tecnologie emergenti”, come si legge sul volantino.
Un rapporto, quello tra la Casa di Quartiere di via Emilia Levante e l’Amministrazione comunale, che sta riscontrando non pochi problemi, e la Convenzione si conclude nel 2024. “Parlando con il Capo di Gabinetto Matilde Madrid all’assemblea di venerdì, sembra che la Convenzione non sia a rischio” - afferma Maurizio sicuro- “tuttavia Lepore ritenuto il nostro gesto lesivo dell’immagine dell’amministrazione, e questo rientra tra le motivazioni per cui si può interrompere una Convenzione. Ancora nulla di certo in merito però” conclude.