Ravenna, 9 maggio 2020 - Martedì potrebbe essere il giorno del via libera al protocollo anti-Coronavirus che regolerà le attività degli stabilimenti balneari. La Regione ha infatti convocato in video il tavolo, composto da istituzioni, enti sanitari, sindacati, associazioni di categoria, che ha seguito questo specifico settore. Il protocollo non è ancora definito completamente e gli affinamenti avvengono di ora in ora.
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Sta di fatto però che il ministero per il Turismo che lo ha avuto in bozza, sembra intenzionato a farne una cornice valida per tutta la costa italiana. "Il documento che stiamo costruendo con il contributo di tutti i soggetti interessati è di interesse nazionale – commenta l’assessore regionale Andrea Corsini – anche perché l’Emilia Romagna è l’unica ad aver analizzato veramente tutti gli aspetti della vita in uno stabilimento balneare". Partiamo dall’accesso ai bagni. In caso di un afflusso particolarmente consistente, gli ingressi potranno essere contingentati e verrà favorita la prenotazione telefonica di ombrelloni e lettini. In ogni caso, così come avviene per tante altre attività, anche in questo caso andrà osservato il distanziamento di un metro tra una persona e l’altra.
Gli ombrelloni saranno distanziati uno dall’altro di 3 metri, mentre tra una fila e l’altra ci saranno 3,5 metri. Ogni parasole avrà così a disposizione 10,5 metri quadrati. Alcune spiagge particolarmente larghe, come a Marina di Ravenna o Rimini, hanno già oggi quest’area disposizione se non di più. Altre, colpite dall’erosione, avranno comunque la possibilità di piantare ombrelloni, anche se in qualche caso dovrà essere diminuito il numero.
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I lettini, al di fuori dello spazio dell’ombrellone, verranno collocati a 1,5 metri di distanza l’uno dall’altro, distanza che viene meno se si tratta di nuclei familiari o, comunque, di persone conviventi che potranno tenere i lettini anche attaccati. Verrà regolamentato l’accesso ai giochi per bambini ed è prevista sempre la presenza dei genitori. Ammessi, solo nelle apposite aree, i giochi da spiaggia e le attività sportive rispettando il distanziamento di due metri. E’ probabile che vengano emesse ordinanze per vietare gli intrattenimenti danzanti e gli eventi musicali di qualsiasi genere. Possibile che si faccia eccezione per il solo ‘ascolto’ di musica con postazioni sedute che garantiscano il distanziamento interpersonale.
Anche l’attività di balneazione deve rispettare le regole relative al divieto di assembramento e al distanziamento di almeno un metro. Stesso discorso per la sosta sulla battigia, dove non dovranno formarsi gruppi di persone intente a parlare. Ancora non del tutto definite le regole per l’attività di salvamento. "Noi possiamo mettere tutte le regole possibili e immaginabili" commenta Corsini. "Ma qui occorre il buon senso di ognuno di noi. Rispettare queste misure significa innanzitutto proteggere se stessi, i congiunti, gli amici. Se per troppa leggerezza dovesse ripartire il virus, credo che siamo tutti consapevoli di ciò a cui andremmo incontro". E’ anche per questo che il documento che si sta affinando non obbliga la presenza dello steward con il compito di vigilare sull’osservanza delle regole, ma lo ‘consiglia’ anche nella figura del titolare del bagno o di un suo incaricato, ben riconoscibile. © RIPRODUZIONE RISERVATA